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'Lo scafo della «Concha» 63


— Credo che sia stata qualche scimmia.

— Pram-Li, hai udito delle scimmie mandare di queste grida?

— Mai, Hong — rispose il rematore.

— Allora è un segnale.

— Lo temo.

— Ci dirai almeno fatto da chi, — disse Hong, guardando il padrone della canoa.

— Non lo so, — rispose questi, — ma vi ho già detto che vi sono dei pirati o che vi erano su questo fiume.

— Ecco un avvertimento prezioso, — disse il chinese, armando il fucile. — Than-Kiù, fanciulla mia, apri gli occhi anche tu.

— Sono pronta a battermi, — rispose la fanciulla, scuotendosi e raccogliendo un altro fucile.

Il malese intanto guardava con estrema attenzione la riva, come se temesse di veder apparire qualcuno e tendeva gli orecchi. Dopo quel grido più nulla si era udito.

Anche Hong guardava verso il luogo ove era echeggiato quel segnale, e nulla scorgeva di sospetto, anzi pareva che nessun essere umano si trovasse colà, poichè sulla riva se ne stavano pacificamente allineate dieci o dodici scimmie vavau, quadrumani che hanno la faccia azzurro cupa, il pelame lungo e oscuro, e che sono dotati d’un’agilità prodigiosa, spiccando dei salti di dodici e perfino di quindici piedi.

Erano tutte occupate a dissetarsi, immergendo le mani nell’acqua e succhiando poi le stille che cadevano dalle dita.

— Se quelle scimmie sono tranquille, non abbiamo da temere, — disse Hong.

— Lo scafo della cannoniera!... — esclamò in quell’istante il malese.

Than-Kiù e Hong erano balzati in piedi, spinti dalla più viva curiosità.

Avendo la canoa oltrepassata una curva del fiume, tre o quattrocento passi più innanzi era comparsa una massa nera che giaceva semi-rovesciata presso la riva sinistra, sull’orlo d’un grande banco di sabbia che era ancora in gran parte scoperto.

— La Concha!... — esclamò Than-Kiù, impallidendo.

Poi la povera fanciulla, vinta dall’emozione, si era piegata da un lato, appoggiandosi a Hong. Pareva che d’un sol colpo avesse perduta la sua straordinaria energia e che la sua forte fibra si fosse bruscamente spezzata.

— Tu, Than-Kiù, la valorosa!... — disse Hong, con dolce rimprovero.