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52 Capitolo ottavo


— Troveremo qualcuno che ci darà qualche notizia — disse Tseng-Kai a Than-Kiù che lo interrogava. — I villaggi sono piuttosto radi su queste spiagge, ma trovandosi il Talajan a non molta distanza da Cottabado che è una città situata sul Rio Grande, i pescatori non mancheranno.

Apriamo però bene gli occhi, poichè il Sultano di Selangan si mostra piuttosto tenero coi pirati e si dice anzi che di nascosto li incoraggi. Se in questi paraggi hanno osato assalire una cannoniera spagnuola, non si farebbero scrupolo di dare addosso ad una povera giunca. Fortunatamente sulle casse degli insorti ho prelevato quattro dozzine di granate, e queste scalderanno per bene i dorsi di quei pericolosi squali di terra.

— Chissà che il sultano non li protegga ora apertamente e che abbia messo uno zampino nell’abbordaggio della cannoniera, — disse Hong. — Sa che gli spagnuoli hanno troppo da fare a Manilla, per occuparsi ora dei pirati.

— È probabile, — rispose il vecchio chinese, — e questo sospetto mi viene confermato dall’assoluta assenza di velieri in queste acque.

— Brutto sintomo.

— Il cannone è però carico ed ho fatto portare i fucili in coperta.

— Siamo vicini ai paraggi ove la cannoniera fu assalita? — chiese Than-Kiù, con emozione.

— Non siamo lontani più di due o tre ore, — rispose Tseng-Kai.

— Passeremo dinanzi a qualche villaggio?...

— Sì, a quello di Tambang, ma perchè questa domanda?

— Pensavo che quegli abitanti potrebbero darci qualche notizia.

— E desteremo dei sospetti, — disse il vecchio chinese, crollando il capo. — Credi a me, Than-Kiù, teniamo segreto più che possiamo lo scopo del nostro viaggio o appena tu sarai sbarcata troverai tanti ostacoli da dover tornartene presto, se non ti capita di peggio. No, non spargiamo la notizia di ciò che cerchiamo. Lascia che troviamo il luogo ove la cannoniera si è arenata, poi vedremo sul da farsi. Ohe!... Issate tutte le vele e un uomo a prora con lo scandaglio. —

La tow-mêng, che aveva calate poco prima mezze vele, appena i marinai le ebbero rialzate riprese la corsa fiancheggiando la costa che si stendeva a due miglia di distanza.

La spiaggia appariva deserta e coperta da boscaglie, i cui margini venivano a bagnare le radici in mare. Non si vedevano che grandi bande di uccelli costieri, di rondini salangane che costruiscono quei preziosi nidi così avidamente ricercati dai ghiottoni del Celeste Impero e dai ricchi malesi, di rondoni marini, di uccelli del tropico, di