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Un colonnello generoso 45


— Per Fo e Confucio!... Una vera fortuna! — esclamò il chinese, che non si era ancora rimesso dallo stupore. — Se tu non avessi incontrato quel colonnello, a quest’ora saresti nelle carceri di Manilla e fors’anche imbarcata per le Caroline o le Marianne. Quel brav’uomo ti ha dato delle informazioni che io ancora ignoravo. Per Fo e Confucio!... Prigionieri delle tribù dei Surran!... Non sarà cosa facile strapparli dalle mani di quei furfanti, ma Hong possiede molte astuzie nel suo sacco e a qualche cosa riuscirà. Sta bene, andremo al Talajan prima, poi andremo a cercarli nell’interno, dovessimo spingerci fino al lago Linguasan od a quello più lontano di Butuan e chissà che qualcuno dei prigionieri non si trovi mancante. Non tutti possono sopportare la dura schiavitù di quei barbari tagliatori di teste.

— Cosa vuoi dire, Hong?... — chiese Than-Kiù, trasalendo.

— Volevo dire che non tutti possono avere la fibra forte del Fiore delle perle, ritemprata fra gli orrori della guerra e le aspre fatiche dei campi, e non tutti la fortuna di essere sfuggiti salvi dall’abbordaggio.

— Di Teresita parli?...

— Sì, di lei... ma fors’anche di altri, — aggiunse Hong, con un accento cupo.

Poi, volgendosi verso Tseng-Kai, che si trovava al timone, gridò:

— Ehi, vecchio mio, sempre al largo dalle coste, per ora. È meglio non fidarsi degli incrociatori, i quali possono aver ricevuto il comando di mandarci a picco con un paio di palle. Prenderemo il sud, all’altezza delle Calamine. —


Capitolo VII

A bordo della «tow-mêng»

Quattro giorni dopo, cioè il 26 aprile, la tow-mêng, che si era tenuta sempre fuori di vista dalle coste di Mindoro, per tema d’incontrare qualche cannoniera spagnuola mandata sulle sue tracce dalla polizia manillese, superato il passo occidentale di Apo, avvistava le spiagge di Busuanga, la prima e anche la più grande delle isole Calamine.

Questo piccolo arcipelago che si trova fra le coste meridionali di Mindoro e quelle settentrionali della lunghissima e stretta isola di Palauan o di Paragua, si compone di diciassette isole, ma tre sole