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28 Capitolo quarto


miano come pagani, ma io me ne rido di costoro per ora. Ehi, Pram-Li, governa diritto l’isola di Corregidor. Saranno ben bravi se mi strapperanno Than-Kiù.

— E non ci daranno la caccia?... — chiese la giovanetta.

— È probabile, — rispose Hong, — però quando vorranno abbordarci noi saremo in pieno mare e li riceveremo come si meritano. Vedo un cannone a prora della tow-mêng e l’adopereremo.

— E dove vuoi condurmi?...

— Fuori della baia per ora.

— Ritornerai poi.

— Non lo so, — rispose il chinese evasivamente.

— Sarei ben felice che tu mi seguissi, Hong. —

Il chinese trasalì e guardò la giovanetta come se avesse voluto investigare il pensiero di lei, poi mormorò:

— Felice!... Lo sarò io?...

— Cosa vuoi dire, Hong? — chiese Than-Kiù, con sorpresa.

— Lo so io... ed un giorno lo saprai forse anche tu. —

Poi cambiando bruscamente tono, aggiunse:

— Sarebbe meglio che io mi allontanassi, dopo quanto è accaduto questa notte per salvarti dalle mani degli spagnuoli. Se tornassi a terra non tarderebbero ad arrestarmi, come arresteranno più tardi i poveri marinai che montano questa giunca. Bah!... Essi se la caveranno come potranno. Ma... possibile che non vi sia alcuno a bordo?... Che siano scesi tutti a terra per andare ad ubriacarsi con un barile di sam-sciù?...

— No, — disse una voce. — Niente sam-sciù questa sera, ma molto sonno invece, dovendo partire all’alba. —

Il capo del Giglio d’acqua si era voltato verso il boccaporto di prora da cui era uscita quella voce e vide sbucare un uomo tarchiato, con larghe spalle, braccia piuttosto corte e muscolose, con una faccia angolosa, più bruna che giallastra, adorna di un paio di baffi pendenti assai lunghi.

Quello sconosciuto, un chinese senza dubbio, a giudicarlo dalle vesti che indossava, poteva avere sessant’anni. Ciò non ostante doveva possedere ancora un vigore straordinario.

— Toh!... — esclamò Hong, senza perdere niente della sua calma abituale. — Pare che si siano finalmente accorti che la tow-mêng ha lasciato il molo.

— E si sono anche accorti che a bordo del loro legno si sono imbarcati degl’intrusi, — aggiunse il vecchio chinese, avanzandosi verso Hong coi pugni chiusi. — Spero di sapere chi vi avrà dato il permesso di prendere il largo senza che io abbia dato il comando.