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La fuga 21


scialuppa diventavano più acute. S’insultavano reciprocamente, minacciavano di accoltellarsi e sbattevano furiosamente i remi sui bordi dell’imbarcazione.

Le due guardie che vegliavano dinanzi la casa di Than-Kiù, attirate da quel fracasso, si erano un po’ allontanate per vedere di cosa si trattava.

— Presto, — disse Hong, che non aveva lasciata la finestra. — Sei pronta, Than-Kiù?...

— Eccomi, — rispose la giovanetta, gettandosi sulle spalle un mantello di grossa seta bianca adorno di fiocchi.

— I miei uomini cominciano il giuoco. Se nessun’altra guardia o soldato accorre, fra un quarto d’ora noi saremo tutti al sicuro. —

I fidi amici del chinese erano sbarcati sul molo e strepitavano a piena gola. Erano otto, parte chinesi e parte tagali e parevano pronti a venire alle mani e fors’anche a ricorrere alle armi che scintillavano nelle loro cinture.

— A noi ladri! — urlavano i chinesi, alzando i pugni.

— Gettiamo in acqua queste canaglie, — vociavano i tagali.

— Andrete voi in acqua! — rispondevano i primi.

— A te, prendi! — gridò ad un tratto un chinese.

Con un rapido gesto aveva afferrato un tagalo per la gola e l’aveva gettato sconciamente a terra. I compagni del caduto estrassero i kriss e s’avventarono sui coduti figli del celeste impero, i quali avevano pure impugnati i coltelli. Le due guardie, vedendo scintillare le armi, avevano attraversata velocemente la gettata, slanciandosi in mezzo ai rissanti.

D’improvviso però la scena cambiò. I quattro chinesi ed i quattro tagali, che un momento prima pareva fossero in procinto di scannarsi, con un accordo ammirabile si scagliarono sui rappresentanti della legge e prima che questi, stupiti per simile assalto, potessero prendere le armi, si trovarono a terra ben legati e bene imbavagliati.

Quando furono ridotti all’impotenza, gli otto membri del Giglio d’acqua li afferrarono, li sollevarono e li deposero nella scialuppa, dicendo loro, con voce ironica:

— Buon viaggio!... —

Poi con una vigorosa scossa spinsero al largo l’imbarcazione, la quale, trascinata dal riflusso, s’allontanò dalla gettata, filando verso l’uscita dalla baia.

Hong, che fino allora era rimasto alla finestra, prese Than-Kiù per una mano e la trasse rapidamente verso la porta, dicendo:

— Affrettiamoci prima che giungano altri soldati. Le due guardie, per ora, non ci impediranno l’uscita. —