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204 | Capitolo ventisettesimo |
— Da una fessura aperta sopra la galleria.
— E sei stato tu a provvederci di viveri?
— Temevo che non ne aveste e sono andato a cacciare per conto vostro.
— Sono molti gli uomini del bagani?...
— Almeno un centinaio, — rispose Vindhit, con accento di sconforto.
— E probabilmente risoluti a prenderci.
— Mi hanno detto che voi avete ucciso il bagani ed hanno giurato di vendicarlo.
— Che non vi sia alcun mezzo per sfuggire a loro?...
— L’ho cercato ed invano, — disse il giovane. — Tutto quello che posso fare è di provvedervi di viveri. Addio, ritornerò fra qualche ora. Gli uomini del bagani mi aspettano per tentare un assalto decisivo contro di voi. Vegliate attentamente e cercate di difendervi strenuamente se non volete perdere le vostre teste. Fra un’ora, se non m’avranno ucciso, sarò qui. —
Ciò detto il giovane selvaggio scomparve senza far rumore, addentrandosi nella foresta che si estendeva dietro la caverna.
Tiguma aveva subito informato i suoi amici di quanto aveva appreso dal suo giovane compatriota.
— Cento uomini!... — esclamò Hong. — Sono troppi per noi.
— Cosa fare?... — chiese Than-Kiù, la quale aveva provato un brivido, udendo i feroci propositi degli uomini del bagani. — Potremo noi salvare le nostre teste? Che la mia missione debba finire qui, fra le tenebre di questa caverna?... Hong... ho paura. —
Il chinese le si era avvicinato guardandola fissa.
— Tu hai paura... per lui, — le mormorò ad un orecchio.
La giovane chinese scosse il bel capo, in segno negativo.
— Sì, Than-Kiù, sì, mio Fiore delle perle — proseguì il chinese con voce sorda. — Tu temi di non poter salvare Romero.
— No, — diss’ella con voce risoluta. — No, Hong.
— Grazie, Fiore delle perle — disse Hong, con un sospiro. — Grazie, fanciulla. —
Poi rizzandosi quanto era lungo, gridò con voce tuonante:
— Noi daremo battaglia e salveremo il Fiore delle perle. Sheu-Kin, Pram-Li, Tiguma, seguitemi!...
— Dove vuoi andare, Hong?... — chiese Than-Kiù, trattenendolo.
— A forzare il passaggio del fiume.
— E se ti uccidono?...
— Cosa importa?... Morrò sotto i tuoi occhi.
— No, Hong, io non mi consolerei mai più della tua morte. No,