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200 | Capitolo ventisettesimo |
In quel momento all’estremità della galleria rimbombò uno sparo seguìto dal grido:
— All’armi!...
— Sheu-Kin!... — esclamarono Than-Kiù e Hong.
Accesero precipitosamente un ramo resinoso e si slanciarono tutti verso la galleria mentre echeggiava un secondo sparo.
Quando giunsero all’estremità, videro il chinese curvo sul fianco, in atto d’un uomo che sta spiando qualche cosa.
— Ci assalgono? — chiese Hong, slanciandosi verso di lui.
— Ho veduto alcuni uomini che cercavano di accostarsi a noi, nuotando sull’acqua, — rispose Sheu-Kin. — Uno è già colato a fondo con una palla nel cranio e gli altri si sono nascosti in mezzo a quelle scogliere che s’alzano di fronte a noi.
— Erano molti? — chiese Hong.
— Una dozzina per lo meno.
— Io vorrei sapere quanti sono gli uomini che ci assediano.
— Vorresti tentare una sortita, Hong? — chiese Than-Kiù.
— Se fosse possibile la tenterei di certo, — disse risolutamente il chinese. — Cosa dice Tiguma?
— Che gli uomini del bagani devono essere in molti, — rispose Pram-Li.
— Ecco una brutta nuova. Essere assediati mentre ci troviamo a così pochi passi dalla stazione. Ah!... Quale idea!...
— Cosa vuoi dire, Hong? — chiese Than-Kiù.
— Pram-Li, — disse il chinese, invece di risponderle, — chiedi a Tiguma a quale distanza si troverà la stazione.
— A sei o sette ore di marcia, calcolando i giri che descrive il Bacat, — rispose il malese.
— Se tentassimo di mandare colà qualcuno a chiedere soccorsi?... L’amico del capo di Tiguma ha molti guerrieri?...
— La tribù non è molto numerosa, però potrebbe mettere in armi tante persone da poter avere il sopravvento sugli uomini del bagani. La difficoltà principale sta nel raggiungere la stazione, — disse Tiguma.
— Si può tentare? — chiese Pram-Li all’igoroto.
— Gli uomini del bagani vegliano.
— Cercheremo di deludere la loro sorveglianza.
— Pram-Li, — disse Than-Kiù, — hai dimenticato il nostro misterioso protettore? Perchè non ci serviremo di lui, senza esporre inutilmente la vita di uno dei nostri valorosi compagni?...
— Hai ragione, Fiore delle perle. Io avevo già dimenticato quell’uomo.
— Aspettiamo la sua risposta, poi decideremo sul da farsi.
— Ed intanto facciamo cantare i fucili, — disse improvvisamente