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L'inseguimento dei guerrieri del «bagani» | 189 |
e di quando in quando la prendeva fra le potenti braccia e la portava come se fosse una bambina.
Tutti sentivano per istinto che gl’inseguitori non erano lontani. Tiguma, che era ritornato più volte indietro per vedere se si avvicinavano, aveva udito già dei rumori ed aveva scorto anche, sulla cima d’un albero, un uomo che cercava, di lassù, di seguire la direzione presa da loro.
La foresta per buona fortuna continuava sempre a diradarsi, permettendo al drappello di accelerare la marcia senza costringerlo ad aprirsi il passo fra i vegetali. Anche le macchie diventavano più piccole, essendo costituite quasi esclusivamente di arenghe saccarifere, dalle splendide foglie piumate, preziose piante dalle quali il giovane selvaggio avrebbe potuto ricavare molte cose utili, se ne avesse avuto il tempo.
Verso il tramonto Tiguma, che da qualche istante osservava attentamente il terreno e la disposizione degli alberi, si volse verso Pram-Li che lo seguiva e gli disse con voce giuliva:
— Il Bacat ci è vicino.
— È tempo, poichè anch’io sono completamente sfinito dalla fame e dalla lunga marcia.
— Silenzio!...
Il giovane selvaggio si era curvato verso terra e si era messo in ascolto.
— Sì, l’odo, — disse poi.
— Che cosa?...
— Il fiume.
— Avanti!...
Attraversarono, sempre correndo, l’ultimo lembo della foresta, formato da altissime palme e da superbi banani tutti carichi di frutta deliziose e profumate, e giunsero in breve tempo sulle rive del Bacat.
Il fiume, uno dei principali del Mindanao, anzi forse il più importante di tutti per la sua lunghezza e per la sua massa d’acqua, scorreva fra due rive altissime e dirupate, aprendosi penosamente il passo fra un gran numero d’isolotti ricoperti di bambù e di piante acquatiche e di banchi di sabbia, sui quali si vedevano parecchi coccodrilli addormentati.
Sulla riva opposta, lontana circa trecento metri, non si scorgeva alcun villaggio, nè alcuna capanna, nè alcuna canoa.
— Non è qui che dovrebbe trovarsi la stazione di Bunga? — chiese Pram-Li.
— No, è più al nord, — rispose Tiguma. — Domani però, in cinque