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Cos'era avvenuto dei superstiti della cannoniera | 181 |
Tutta la tribù si era intanto raccolta attorno ai due giovani selvaggi: uomini, donne e fanciulli, ma i primi erano tutti armati onde proteggere i fidanzati.
Hong, Than-Kiù ed i loro due compagni attendevano con curiosità il segnale del capo. Tutt’e quattro avevano fatto qualche regalo agli sposi: Hong aveva dato al giovane una cintura di seta, Pram-li un piccolo coltello, Sheu-Kin un borsellino e Than-Kiù, oltre il braccialetto, aveva dato alla fanciulla il fazzoletto di seta gialla che portava al collo.
Quando il primo raggio di sole sorse dietro le alte cime degli alberi, il capo fece calare dalla piattaforma parecchie solide liane e delle corde di rotang, essendo stati tagliati i bambù che servivano da scale.
L’intera tribù abbandonò il villaggio e si calò a terra, mettendosi tosto in marcia attraverso la foresta.
Apriva il passo il capo, poi seguivano Than-Kiù ed i suoi amici, quindi venivano i due fidanzati, poi i parenti e dietro tutti gli altri in gruppo serrato ed armati.
La tribù, dopo aver percorsi duecento passi, s’arrestò intorno a due giovani palmizi dal tronco snello, elastico ed altissimo, che crescevano l’uno accanto all’altro alla distanza di sessanta o settanta centimetri.
Il capo mandò alcuni uomini a vigilare nelle macchie vicine, poi prese per una mano il giovane fidanzato e lo condusse dinanzi ai due alberi.
Tiguma, lesto come una scimmia, s’arrampicò sul più grosso, raggiunse in pochi istanti la cima, strappò alcune foglie piumate, quindi ridiscese e le gettò ai piedi della fidanzata.
Questa ne raccolse una e la consegnò alle sue amiche le quali se la divisero subito, conservandone i pezzi come ricordo di quella cerimonia.
Ciò fatto Tiguma prese per mano la futura sposa ed entrambi si diressero verso i due alberi, arrestandosi ai piedi dei tronchi, quindi ad un segnale del capo cominciarono ad arrampicarsi.
Se Tiguma saliva senza fatica, nemmeno la giovane pareva trovasse delle difficoltà, poichè s’inerpicava rapida sul tronco liscio del palmizio, guardando e sorridendo al futuro marito.
— Strano modo di sposarsi, — disse Hong che seguiva con vivo interesse quell’ascensione. — Io vorrei sapere però come potrebbe fare un povero diavolo che fosse nato zoppo o che mancasse di un braccio, se volesse ammogliarsi. Decisamente qui gli storpi sarebbero costretti a rimanere eternamente scapoli. —