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Gl'igoroti di Mindanao 165


Giunti quasi nel mezzo di quell’agglomeramento di vegetali, con loro vivo stupore trovarono disteso al suolo un giovane selvaggio di bassa statura, non raggiungendo in altezza un metro e con la pelle bruno-nerastra e le membra assai esili, mentre il ventre invece era gonfio.

Quel povero diavolo, che Pram-Li aveva salutato con un colpo di carabina credendolo un babirussa od una scimmia, vedendo comparire i due cacciatori balzò in piedi con un’agilità sorprendente, tentando di darsi alla fuga. Hong fu lesto ad afferrarlo per un braccio ed a farlo ricadere a terra.

— Non siamo antropofagi, nè cacciatori di teste, ometto mio, — disse il chinese. — Vediamo innanzi tutto se sei ferito. —

Lo guardarono dinanzi e di dietro, esaminarono le sue membra, ma non videro sul corpo di lui alcuna ferita.

— È solamente la paura che lo ha fatto cadere, — disse il malese, ridendo.

— Lo credo anch’io — rispose Hong. — Forse ci avrà creduti due cacciatori di teste. Chi credi che sia?

— Un negrito eta, o se ti piace meglio, un igoroto, — disse il malese, che guardava con attenzione il selvaggio, il quale d’altronde, forse un po’ rassicurato, non tentava più di fuggire.

Pram-Li non si era ingannato. I lineamenti di quel piccolo uomo dei boschi corrispondevano perfettamente a quelli dei negriti. Difatti al pari di quelli aveva i capelli lanuti, disposti però in pallottoline isolate, il naso corto con pinne allargate, la bocca grande, le labbra grosse senza essere tumide come quelle dei negri, gli occhi orizzontali colla sclerotica giallastra e vivaci, e le spalle incurvate.

Era quasi nudo, non avendo che un gonnellino di fibre vegetali largo quanto una mano; in compenso era ricco di tatuaggi o meglio di lunghe cicatrici in rilievo, che si fanno alzando la pelle fra le dita ed incidendola con una punta acuta.

Per ornamento non portava che un semplice legaccio di pelle di cignale stretto alle gambe, distintivo che quei popoli conferiscono ai più valenti cacciatori.

Questi negriti eta pare che siano uomini primitivi e forse i più bassi rappresentanti della razza umana. Si trovano sparsi in tribù ancora numerose su molte isole malesi, alle Filippine, a Mindanao, al Borneo, nelle Celebes, nella penisola di Malacca, ed anche nelle isole indostane, alle Andamane soprattutto e alle Nicobar, e cosa ancora più sorprendente, nell’Africa meridionale dove formano le tribù dei Bushmen, e nel centro del continente nero dove formano le tribù degli Akkà, ossia dei pigmei.