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La pantera nera 159


zate, non perdevano di vista gli occhi fosforescenti della belva, i soli che distinguessero, confondendosi il corpo nero colle tenebre.

Passarono alcuni istanti lunghi come ore per quei disgraziati, non essendosi la pantera decisa a muoversi. Li guardava sempre e brontolava sordamente, senza avanzarsi. L’angoscia era forse eguale da ambo le parti.

— Orsù, — disse Hong, che cercava di coprire Than-Kiù. — Così non si può durare e se la pantera non si sente più l’animo di assalirci, bisognerà che ci decidiamo noi a cacciarla od ucciderla. Mi pare che abbia più paura di noi.

— Però non fugge, — disse Sheu-Kin.

— Per uscire da quel buco sarebbe costretta a volgerci le spalle, ed avrà paura che noi ne approfittiamo per piombarle addosso. È furba più di quanto lo si crederebbe.

— Cosa facciamo adunque? — chiese Than-Kiù. — Non possiamo attendere l’alba in questa posizione di difesa.

— Pram-Li, cerca col piede se trovi una carabina. Sii prudente, poichè una mossa da parte nostra può provocare l’attacco. —

Il malese allungò una gamba, ma la fiera s’accorse di quella mossa e fece udire un minaccioso mugolìo, mentre i due punti luminosi s’abbassavano, come se l’animale si raccogliesse per scagliarsi innanzi.

Pram-Li, impaurito, non osò più muoversi.

— È impossibile, — mormorò. — Ci assalirà prima di aver trovata l’arma.

— Ebbene, — disse Hong, — usciamo all’aperto. Tenetevi pronti a lasciare la capanna. —

Si curvò innanzi, poi vibrò colla spalla sinistra un colpo poderoso alla parete. I rami, strappati, sradicati dal suolo, caddero con fracasso, e lasciarono un varco, attraverso il quale si precipitarono Than-Kiù ed i suoi compagni.

La pantera non si era mossa e rimase nell’interno; i suoi brontolìi annunciavano però che all’inquietudine subentrava la rabbia.

Credendo di vedersela alle spalle, il malese ed i chinesi non si arrestarono al di fuori e corsero a rifugiarsi dietro al tronco d’un grosso sagu, mettendosi subito sulla difensiva.

— Per Fo e Confucio!... — esclamò Hong, stupito di non vedere la pantera. — Che abbia avuto più paura di noi?... Io comincio a crederlo, amici.

— Anch’io, Hong, — disse Than-Kiù. — Forse avrà creduto di essere caduta in qualche trappola.

— O che noi ci teniamo nascosti presso le due aperture per ucciderla, — aggiunse Sheu-Kin.