Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
122 | Capitolo diciasettesimo |
profittare dell’oscurità per avvicinarsi. Era già trascorsa l’intera notte e l’alba stava per spuntare, quando Hong, che vigilava dinanzi alle lingua di terra, credette di scorgere alcune ombre umane agitarsi fra i canneti.
— I pirati prendono posizione, — mormorò, con inquietudine. — Se hanno osato spingersi così innanzi, è segno che hanno ricevuto dei rinforzi e che Pandaras è con loro. —
S’avvicinò a Than-Kiù che guardava le rive dell’isolotto per impedire ai coccodrilli di avvicinarsi e le chiese:
— Li vedi?...
— I pirati?...
— Sì.
— È da alcuni minuti che mi sono accorta del loro avvicinarsi, vedendo i coccodrilli dirigersi verso la lingua di terra.
— Temo che vi sia Pandaras con loro.
— Deve essersi svegliato fino da ieri.
— Chiamiamo i compagni e prepariamoci a difendere strenuamente il canale. Ah!... Se potessi valermi dei coccodrilli!...
— In qual modo?...
— Credo di aver trovato. —
Svegliò Pram-Li e Sheu-Kin e fece tagliare quattro grosse canne lunghe tre metri e che unì ad una estremità con un pezzo di pelle d’orso strettamente legata, poi disse al chinese ed al malese:
— Seguitemi portando un orso e tu, fanciulla, fa’ fuoco sui coccodrilli che cercano di assalirci.
Si mise sulle spalle le canne e scese nel canale, tastando il fondo con la punta del kampilang.
Essendo l’acqua alta appena un metro, non correva il pericolo di venire assalito dai coccodrilli di sorpresa e di avere le gambe mozzate, potendoli scorgere in tempo, però si teneva in guardia e al pari di lui si tenevano Pram-Li e Sheu-Kin.
Giunto in mezzo al canale aprì i quattro bambù e piantò nel fondo fangoso le estremità, impiegando tutta la sua forza per cacciarle ben dentro; poi sulla cima, la quale sporgeva ancora due metri e mezzo, fece legare il cadavere dell’orso.
— Finchè le canne resistono, nessun pirata passerà, — diss’egli. — Ed ora, amici, in ritirata di corsa, prima di ricevere qualche palla nel dorso. —
Abbandonarono precipitosamente il canale e si rifugiarono sull’isolotto, guardando curiosamente ciò che stava per accadere.
Non erano trascorsi cinque minuti, che già sette o otto sauriani, attirati dall’odore della carne fresca, ronzavano presso il canale,