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88 'Capitolo Dodicesimo.

— Il penitenziario di Norfolk non è molto lontano e di quando in quando dei forzati fuggono abbandonandosi ai venti ed alle onde. Chi mi assicura che invece del capitano Carvadho e dei suoi marinai, gli autori di questo tradimento non siano alcuni di quei pericolosi banditi?

— Che questo sia un raggio di luce! — esclamò l’argentino. — Comunque sia, gli uni non saranno migliori degli altri e faremo bene a tenere gli occhi aperti. Ognuno al suo posto e puntiamo i cannoni verso la costa di Pagai-Modu.

Si divisero: Sao-King con Ioao si appostarono dietro la murata del castello, mentre l’argentino e Cyrillo tornavano sul cassero per vegliare la poppa.

Dopo il colpo di fucile del commissario ed il grido dell’inglese, più alcun rumore aveva turbato il silenzio che regnava nella baia.

Questo non era però un motivo per abbandonarsi alla fiducia, anzi quel silenzio era pei quattro superstiti dell’Alcione più sospetto d’un assalto.

Sentivano per istinto che fra le ombre cupe della notte si preparava qualche altro tradimento.

La nave, arenatasi dolcemente sul banco in causa della trazione operata dagli sconosciuti nemici, non si muoveva più.

Solamente di quando in quando, sotto la chiglia, si udivano dei leggeri scricchiolii.

La marea che veniva dal largo, a quanto pareva, spingeva l’enorme massa sempre più innanzi, sopra i ruvidi coralli del banco.

Sarebbe stato possibile poi disincagliarla? Ecco quello che si chiedevano con angoscia i quattro superstiti dell’avvelenatore.

Vargas aveva cercato a più riprese di rendersi conto esatto della situazione della nave, ma l’oscurità glielo aveva impedito.

Avrebbe potuto far gettare a poppa un ancorotto da pennello per impedire alla marea di spingerla sempre più verso il banco.

Per eseguire quella operazione sarebbe stata necessaria una scialuppa ed a bordo non ne era rimasta che una sola e questa, disgraziatamente, era stata sventrata da una delle cannonate sparate dall’equipaggio durante la sommossa dei coolies.

— Voi siete molto inquieto per l’Alcione, — gli disse Cyrillo, vedendolo curvarsi nuovamente sulla murata per esaminare il banco.

— È vero, — rispose l’argentino. — Questo arenamento ci può essere fatale.

— Che la nostra nave non possa più ritornare sull’oceano?

— Non precipitiamo le cose. Forse si trova in buona posizione e l’alta marea può rimetterla a galla.

— E se non si muovesse più? — insistette il commissario.

— Costruiremo una zattera e tenteremo di raggiungere le coste orientali dell’Australia.