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La caccia alla goletta. 277

L’uomo che si era lanciato in mare nuotava vigorosamente verso la Groninga, ora mostrandosi ed ora tenendosi sott’acqua.

Non poteva essere che Vargas, il bravo ufficiale argentino, perchè di certo nessun pirata si sarebbe diretto verso la fregata.

— Raccoglietelo! Raccoglietelo! — gridarono Sao-King e Ioao, agli uomini delle scialuppe. — È uno dei nostri!

Una baleniera si era subito staccata dalla nave e protetta dalle incessanti scariche dei cannoni, si dirigeva rapidamente verso il nuotatore, contro cui alcuni pirati scaricavano di quando in quando i loro moschetti.

I fucilieri della baleniera con due scariche fecero tacere quei bersaglieri maldestri, poi alcuni marinai afferrarono il nuotatore nel momento in cui ricompariva a galla per respirare e lo deposero sotto un banco.

Intanto anche le altre si erano cacciate fra i bassifondi per abbordare la goletta, la quale, quantunque disalberata e crivellata, continuava a sparare furiosamente.

L’acqua doveva averla già invasa perchè la poppa si era abbassata di qualche metro.

Il signor Wan Praat, a bordo d’una sesta scialuppa, aveva raggiunta la squadriglia per guidarla all’abbordaggio.

Già non distava che centocinquanta metri, quando un lampo balenò sul ponte della nave dei pirati, seguìto subito da un frastuono orrendo, assordante e da un immensa nuvola di fumo biancastro.

Una pioggia di rottami piombò sulla baia e intorno alle scialuppe, mentre la goletta, sventrata dall’esplosione, si sommergeva rapidamente.

La nave era saltata e insieme ad essa tutti coloro che la montavano.

Vargas, pallido come un morto, si era alzato sul banco e vedendo il comandante della Groninga che gli passava accanto per recarsi sul luogo del disastro, gli disse:

— È inutile, capitano: ho messo una miccia nella santabarbara e nessuno di quei bricconi deve essere sfuggito alla morte.

— Il signor Vargas, ufficiale della marina argentina? — chiese Wan Praat.

— In persona, signore.

— Grazie di aver sbarazzato il mare da quei miserabili, innanzi tutto, — disse il comandante, tendendogli la destra, — ed ora una buona notizia.

A bordo della mia nave vi sono i fratelli de Ferreira ed un bravo chinese che aspettano ansiosamente di stringervi fra le loro braccia.

— Il signor Cyrillo..., Ioao..., Sao-King! — balbettò l’ufficiale. — È impossibile! Sono morti... almeno i secondi!...

— Guardateli, signor Vargas: vi salutano dal ponte di comando. —