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Le torpedini marine. 235

nanzi da una scossa formidabile che si propagò in tutto il suo corpo come la scarica d’una batteria elettrica.

Ioe si era rialzato bestemmiando, ma subito era ricaduto mandando un nuovo grido di dolore.

Le sabbie si agitavano sotto i suoi piedi e pareva che una forza strana si scatenasse fra quelle miriadi di corpuscoli quasi invisibili.

— Fuggite! — gridò ai compagni. — Le torpedini!

Ioao e Sao-King, tenendosi per mano, si erano slanciati verso la riva per riguadagnare la boscaglia, ma le scosse non per questo cessavano, quantunque diminuissero d’intensità.

I loro muscoli sussultavano e si contorcevano ed a ogni passo minacciavano di venire sbalzati da una parte all’altra.

Con un ultimo sforzo però riuscirono a lasciare il banco, rifugiandosi fra gli alberi.

Joe, sempre imprecando e capitombolando li aveva seguìti stropicciandosi energicamente le membra indolenzite.

— Che il diavolo si porti tutte le torpedini del Pacifico! — disse, lasciandosi cadere al suolo.

— Le torpedini! — esclamò Ioao. — Sarebbero scoppiate e a quest’ora noi non saremmo certamente nel numero dei viventi.

— Non sono già le torpedini che hanno usato gli americani nelle loro guerre di secessione, signore, — rispose Ioe, ridendo. — Sono marine.

— Marine!

— Sì, signore, dei pesci indiavolati, somiglianti alle raje e che hanno in corpo una vera batteria elettrica.

— E dov’erano nascosti questi pesci?

— Nelle sabbie, signore. Quando l’acqua si ritira hanno la pessima abitudine di celarsi nei banchi in attesa della marea che le rimetta a galla.

— Sicchè i disgraziati che le toccano...

— Saltano come presi dal ballo di S. Vito, — rispose Joe.

— E non sono cattive a mangiarsi, — disse Sao-King. — Ne ho pescate parecchie nei mari della China.

— E non potranno per ora farci gran male, — aggiunse il marinaio, — devono aver esaurita la loro potenza elettrica.

— È quasi mezzogiorno, — disse Ioao, guardando l’orologio, — cioè l’ora della colazione; che ci fermiamo qui o più innanzi, è tutt’uno.

— Allora possiamo permetterci il lusso d'un arrosto, — disse Ioe. — La punta settentrionale non è molto lontana ed io preferisco raggiungerla dopo il tramonto del sole per non farci scoprire.

Sao-King, se non avete paura delle scosse, andiamo a snidare la colazione.

— Io intanto accenderò il fuoco, — disse Ioao.

— In mezzo a qualche folta macchia, — consigliò il marinaio.