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230 Capitolo Trentaduesimo.

— Che non ci siano dei selvaggi accampati sotto quelle piante? — chiese Sao-King.

— Procederemo con precauzione, — rispose Ioao. — Appena trovato un luogo folto ci accamperemo per attendere l’alba.

— E terremo consiglio, — aggiunse il gigante, armando la carabina.

Una zona sabbiosa, larga un centinaio di metri, li divideva dalle prime piante.

Assicuratisi di essere soli, si spinsero risolutamente innanzi, raggiungendo felicemente il margine della boscaglia formato da querce australiane, da pini marittimi e da acacie gommifere, ricche di foglie.

Non volendo troppo scostarsi dal mare per paura di trovarsi improvvisamente dinanzi a qualche accampamento di selvaggi, si arrestarono dinanzi ad un gruppo di eucalipti turchini alti oltre settanta metri e presso i cui tronchi crescevano dei cespugli foltissimi di mimose.

Il marinaio fece prima il giro della macchia, poi interamente rassicurato raggiunse Sao-King, dicendo:

— Per ora non abbiamo nulla da temere, quindi possiamo tenere consiglio senza venire uditi da chicchessia.

— Vi ha informato il comandante dei nostri progetti? — chiese Ioao.

— Sì e sono stato io a pregarlo di scegliere me per accompagnarvi. Si tratta di cercare il covo dei pirati innanzi tutto.

— Tale è la nostra intenzione.

— E assicurarci se vostro fratello e l’ufficiale si trovano nelle mani di quei bricconi.

— Sì, Joe.

— La cosa non sarà facile, tuttavia abbiamo otto giorni di tempo e si può fare molto.

— Dove credete che quei pirati abbiano il loro covo?

— Da un marinaio mio amico, naufragato su queste spiagge alcuni anni or sono, ho udito parlare di certe caverne meravigliose che si troverebbero sulle coste settentrionali dell’isola e mi è venuto il sospetto che i banditi le abbiano scelte per loro rifugio.

— Ah! — fece Ioao. — Vi ha raccontato questo?

— Sì, signore e poi io ritengo che non sia difficile trovare il luogo ove si celano quegli Avoltoi per un altro motivo.

— Spiegatevi meglio, Joe.

— Non vi ricordate della nave che precedeva il vostro Alcione?

— Sì.

— Io sono certo che apparteneva ai banditi.

— Che cosa ve lo fa supporre?

— La sua misteriosa scomparsa. Se fosse stata una nave mercantile, noi l’avremmo di certo veduta all’estremità dello stretto o nel golfo di Carpentaria.