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In balìa delle onde. 201

strappò, senza fatica, delle larghe strisce di scorza, sovrapponendole ad alcune pertiche.

Dieci minuti dopo i due nuotatori si riposavano sotto una comoda tettoia al riparo dalla pioggia se non dal vento.

— Utili piante i niaulis, — disse Sao-King. — Con poca fatica forniscono una comoda capanna assolutamente impenetrabile all’acqua. Che disgrazia che non ci possiamo procurare anche la cena. Quel bagno prolungato mi ha messo indosso un appetito d’antropofago.

— Non parlare di cannibali, — disse Ioao. — Potrebbero venir davvero.

— Toh! Non ci avevo pensato, signor Ioao.

— Ve ne sono anche qui, è vero?

— Sì e questi canaki, come si chiamano questi abitanti, non sono migliori di quelli di Tonga-Tabù, anzi godono peggiore fama.

— Non ci mancherebbe altro che ci scovassero.

— Con questo tempaccio non lasceranno le loro capanne.

— E domani?

— Cercheremo di evitarli, signor Ioao, e poi il vascello non deve essere molto lontano. Oh! Mio caro Strong, questa volta la pagherai cara! Andremo a bombardare il tuo covo.

— Era veramente una nave da guerra quel vascello?

— Se non fossi stato certo di ciò, non vi avrei invitato a seguirmi, signor Ioao.

— Che possa resistere alla bufera il nostro Alcione? Io tremo per mio fratello e per quel bravo Vargas.

— Se ha potuto imboccare il mare del Corallo, come suppongo, si sarà trovato in migliori condizioni. Il vento soffiava dal nord-est, era perciò favorevole.

— Che mio fratello ci creda perduti? Povero Cyrillo, quante angosce gli abbiamo causate. Forse crederà che un’onda ci abbia portati via e che ci siamo annegati.

— Vi ho detto che il signor Vargas conosceva il mio progetto e forse mi ha veduto staccare i due salva-gente.

Tranquillatevi, signor Ioao; noi salveremo i nostri amici e li toglieremo a quegli infami pirati.

D’altronde se noi fossimo rimasti sull’Alcione, chi ci avrebbe liberati? Io non mi fidava di quello Strong.

— È vero, Sao-King, — rispose Ioao, convinto.

— Sdraiatevi su queste foglie e chiudete gli occhi mentre io veglio. Per ora non corriamo alcun pericolo, non essendovi nè tigri, nè leoni alla Nuova Caledonia.

— Seguo il tuo consiglio perchè mi sento tutto fracassato.

— Tre o quattro ore di sonno vi rimetteranno in forze. —

Il giovane che penava a tenersi ritto, si sdraiò su quel soffice letto chiudendo quasi subito gli occhi.