Pagina:Salgari - I solitari dell'Oceano.djvu/195


Attraverso l’Oceano Pacifico. 189

— Gli antropofagi non sarebbero giunti a tanto.

— No, perchè preferiscono mangiarseli essi gli schiavi invece di darli alle murene, — disse Ioao, sorridendo.



CAPITOLO XXVII.

Attraverso l'Occeano Pacifico.


Il tempo intanto non accennava a cambiare, anzi pareva che volesse tramutarsi in una burrasca violentissima e costringere l’Alcione a cambiare rotta, gettandolo verso l’intricato arcipelago delle Nuove Ebridi.

Violenti raffiche si succedevano di quando in quando, accompagnate da furiosi acquazzoni di breve durata ma non pertanto molto importuni.

Il vento tendeva a girare al sud-ovest, obbligando l’Alcione alla faticosa manovra delle bordate e mettendo a dura prova il suo scarso equipaggio e con poca riuscita.

Anche le onde aumentavano sempre, muovendo all’assalto della nave, la quale rollava fortemente essendo quasi vuota e male equilibrata in causa della mancanza dell’albero maestro.

Tuttavia Vargas, abilissimo marinaio, coadiuvato efficacemente da Strong, il quale in altri tempi doveva essere stato un valente mastro, si sforzava di tenere la rotta primiera, per raggiungere le coste meridionali della Nuova Caledonia e risalire quindi attraverso il mare del Corallo.

Quella lotta non doveva però durare a lungo. Non ostante le continue bordate, l’Alcione veniva a poco a poco ricacciato verso settentrione, facendo perdere a Vargas la speranza di girare la Nuova Caledonia.

Infatti due giorni dopo, l’Alcione, giunto all’altezza di Valpole, piccola isola perduta fra l’arcipelago di Tonga e la lunga isola francese, ostacolato dal vento contrario, girato quasi improvvisamente all’ovest, abbandonava la sua primiera direzione fuggendo attraverso l’arcipelago delle Nuove Ebridi.

Il tempo era diventato minacciosissimo e le onde s’incalzavano con crescente furia, scuotendo sempre più impetuosamente la povera nave.

Tuoni formidabili scuotevano le masse vaporose, diventate nere come la pece, determinando incessanti acquazzoni.

Una vaga inquietudine cominciava ad invadere tutti. Anche Strong ed i suoi uomini parevano assai scossi ed interrogavano ansiosamente l’orizzonte, temendo che la nave si trovasse improvvisamente dinanzi ad una delle tante isole che ingombrano quel tratto dell’Oceano Pacifico.

L’Alcione, già molto danneggiato dal primo tifone, non offriva