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Uno scambio atroce. | 175 |
— Non mi fido, — rispose il pirata, — con un sorriso che pareva una smorfia.
— Dei selvaggi?
— Oh no, di voi. Sareste capaci di fuggire nei boschi e mi siete troppo necessari per lasciarvi andare ora.
Anzi, finchè saremo qui, vi farò sorvegliare attentamente.
— Fatelo pure, — disse Cyrillo, con noncuranza. — D’altronde non abbiamo alcuna intenzione di finire la nostra esistenza fra gli antropofagi.
— Voglio credervi. Avete oggetti di cambio a bordo da dare a quei selvaggi?
— Nessuno, perchè la nostra nave non trafficava colle isole polinesiane, — rispose l’argentino.
— Un buon articolo di scambio l’ho già io, — disse Strong. — Vi aggiungeremo dei pezzi di ferro, dei chiodi, qualche catena fuori d’uso ed i nostri selvaggi saranno egualmente contenti.
Ehi, Davy, fa’ tuonare i cannoni. —
Il pirata che portava quel nome scaricò i due pezzi d’artiglieria in direzione della costa, onde il rimbombo si propagasse sotto i boschi e sulle due montagne che si ergevano di fronte alla nave.
Non era trascorso un quarto d’ora che si videro alcuni uomini a comparire sulla spiaggia, armati di lance e di mazze, poi si vide una piroga verso uno dei due promontori che formavano l’insenatura.
Quella barca, simile a quelle usate dagli isolani di Vavau e di Tonga-Tabù, era montata da sette selvaggi quasi nudi, non avendo che dei corti perizomi di fibre vegetali e pochi amuleti formati specialmente di scagliette di tartaruga.
Dapprima descrisse un largo giro intorno alla nave, temendo probabilmente, gli uomini che la montavano, di avere una brutta accoglienza, poi mosse innanzi fermandosi dinanzi la scala.
Colui che la guidava doveva aver riconosciuto Strong, perchè gli diresse subito la parola chiedendogli il motivo del suo ritorno ed a bordo d’una piroga così immensa.
— Sali, — disse Strong. — Tu non hai nulla da temere, anzi molto da guadagnare.
— Siete venuto ancora qui? — chiese l’argentino al pirata.
— Sì, prima di venire gettato sulle coste di Vavau dalla tempesta, ci eravamo fermati qui per rinnovare le nostre provviste.
— Montavate prima una nave?
— Un bel brick, solido e bene armato.
— Affondato dopo qualche combattimento?
— No, da una dannata punta di corallo che sventrò la carena del veliero.
Eravamo allora sulle coste meridionali della Nuova Caledonia e... ma che importa a voi sapere questi particolari? E poi, abbiamo altro da fare in questo momento. —