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Sulla sogliera. 153

Dopo quella lunga prigionia tornano al mare, riprendendo le abitudini primitive.

È allora che gl’isolani li cercano avidamente, essendo quei crostacei grossi e saporiti.

Sao-King non contento di averne trovato uno, aprì un secondo, poi un terzo buco, trovandone altri due più grossi e che si affrettò a rovesciare sul dorso per non farsi prendere le mani da quelle tenaglie dure come l’acciaio.

— Non commettiamo imprudenze, — disse il chinese. — Se afferrano stritolano le dita come fossero di vetro. È veramente incredibile la forza di queste tenaglie. Figuratevi che un giorno per poco non hanno calato a fondo un piccolo veliero.

— I granchi! — esclamò il giovane, stupito.

— Sì, signor Ioao, — rispose Sao-King. — Il capitano aveva comperati dagli isolani parecchi birgos ancora vivi, contando di mangiarseli un po’ per volta. I bricconi però, colle loro branche ruppero il canestro che li conteneva e si dispersero per la stiva. Ventiquattro ore dopo si manifestava una via d’acqua. L’avevano aperta i crostacei colle loro branche, per dissetarsi.

— È incredibile, Sao-King.

— Eppure è vero, signor Ioao. Toh! Che peccato a non poter accendere il fuoco! Vi offrirei una colazione da re.

— Accontentiamoci per ora della carne cruda.

— Che è poi egualmente eccellente. —

Il chinese con un grosso sasso spaccò il guscio al granchio più grosso e offrì quella polpa bianca e delicata al giovane peruviano, il quale non si mostrò molto schizzinoso.

Terminata la colazione e messi al sicuro i due altri granchi, si cercarono un cavo e, trovatolo, si stesero su un letto d’alghe secche per prendere un po’ di riposo, non avendo dormito un solo minuto la notte precedente.

Non ostante le loro inquietudini, finirono coll’addormentarsi profondamente.

Quando Sao-King riaprì gli occhi, il sole era già tramontato e le stelle scintillavano in cielo.

— È stata una vera fortuna che a quel selvaggio non sia saltato il ticchio di venire da questa parte. Ci avrebbe accoppati colla clava, — mormorò.

Svegliò Ioao, dicendogli:

— È il momento d’agire.

— Che il selvaggio dorma?

— Lo suppongo, — rispose Sao-King.

— Sono pronto a seguirti.

— Se tutto va bene, prima dell’alba noi saremo a bordo dell’Alcione.