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i mangiatori di carne umana | 69 |
mici e marinai, e due altre volte Wan-Stael aveva tentato di aprirsi il passo fra le orde per portare un soccorso al disgraziato equipaggio, ma senza felice esito.
Anzi, un centinaio di quei bruti, volendo finirla anche coi bianchi ed esterminare i chinesi caricati nella scialuppa, che assistevano alla pugna senza osare di muoversi, si scagliarono verso la spiaggia.
Non vi era un istante da perdere. Ormai l’equipaggio che si trovava a terra era perduto senza speranza di salvarlo, tanto più che era già stato quasi tutto distrutto.
Se i selvaggi riuscivano ad impadronirsi anche delle scialuppe, nessuno avrebbe più potuto raggiungere la giunca.
– A me, Horn!... – gridò il capitano. – A me Hans, Cornelio!... Cerchiamo di salvare gli uomini della scialuppa!...
Si gettarono furiosamente addosso ai selvaggi, servendosi dei fucili come di mazze, fracassando le lance ed i boomerangs. Per alcuni istanti riuscirono a respingerli, ma quei mangiatori di carne umana tornavano alla carica incoraggiandosi con urla feroci.
– Fuggite! – gridò il capitano ai chinesi della scialuppa, che parevano istupiditi.
Poi balzò nell’altra imbarcazione seguìto da Horn, da Hans, da Cornelio e da un giovane pescatore che era riuscito ad aprirsi il passo attraverso le orde degli assalitori, a colpi d’arpione.
Diedero mano ai remi e s’allontanarono rapidamente, difesi dai due giovanotti che avevano riaperto il fuoco. I chinesi della seconda scialuppa tentarono di seguirli, ma i selvaggi riuscirono ad afferrarla per la sponda prima che s’allontanasse, ed a rovesciarla con tutti i disgraziati che conteneva.
– Alla spingarda, Horn! gridò il capitano con accento disperato. Spazza la spiaggia!...
Il vecchio marinaio, abbandonato il remo, in un baleno caricò il grosso fucile e scagliò sulla spiaggia un nembo di mitraglia. Sette od otto antropofaghi caddero, ma gli altri si gettarono in acqua, afferrarono i chinesi per le code o per i piedi e li trascinarono a terra.
Per alcuni istanti si udirono le urla strazianti dei prigionieri, poi furono soffocate fra i clamori spaventevoli dei vincitori.