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66 capo vii.


briachi, che non voleva intendere ragione, ed a pugni ed a calci, a spinte, malgrado cercassero di ribellarsi, ne trassero dieci o dodici verso la spiaggia, gettandoli l’un su l’altro nella prima scialuppa. Alcuni però, testardi come tutti gli ubriachi, ridiscendevano tosto, cercando di raggiungere i barili per bere un ultimo sorso.

I quattro olandesi stavano per spingerne degli altri, quando i selvaggi, che erano già giunti alle due gole, irruppero nel campo con impeto irresistibile.

– Fuggite! – urlarono Wan-Stael, Wan-Horn e i due giovanotti, afferrando le armi.

I chinesi, udendo i clamori dei cannibali e vedendosi piombare addosso un turbine di lance, di scuri, di boomerangs compresero finalmente il pericolo che li minacciava, ed i fumi dell’ebbrezza in gran parte svanirono. Disgraziatamente era ormai troppo tardi per raggiungere le scialuppe, malfermi in gamba com’erano.

In meno che lo si dica, le orde degli antropofaghi li circondarono, ma il capitano ed i suoi compagni avevano avuto il tempo di fuggire verso la spiaggia ed avevano cominciato un fuoco violento, sparando specialmente sui capi e sugli stregoni.

Vani sforzi!... I selvaggi ormai non lasciavano più le loro prede, quantunque le palle facessero strage fra le loro file. Rovesciate le tende si erano gettati sui depositi di trepang per evitare i cocci delle bottiglie ed avevano cominciato il massacro.

I chinesi però, quantunque ancora mezzi ebbri, non cadevano senza difesa. Addossati gli uni agli altri, si difendevano disperatamente colle schiumarole, cogli arpioni, coi coltelli, coi tizzoni accesi raccolti nei fornelli, coi sassi, coi pugni e perfino coi calci, cercando di ributtare gli assalitori e di raggiungere il capitano ed i suoi compagni.

Parecchi antropofaghi erano caduti e si dibattevano fra le strette dell’agonia, ed altri, gravemente feriti dagli arpioni o coi volti abbruciati dai tizzoni, si trascinavano sulla sabbia emettendo lugubri urla, ma i chinesi cadevano a tre a quattro alla volta.

Due volte Wan-Horn aveva scaricate le spingarde delle scialuppe col pericolo di uccidere contemporaneamente ne-