Pagina:Salgari - I pescatori di trepang.djvu/25


i pescatori di trepang 23

CAPO III.

La pittura di guerra del selvaggio



UUn negro orribile, che tramandava un acuto odore d’ammoniaca, era improvvisamente comparso dietro ad una scogliera che si prolungava verso la sponda settentrionale della baia.

Era di statura poco superiore alla media ma di una magrezza spaventosa, tale che si potevano contare le sue costole; aveva però il ventre sporgente, ma le sue gambe, che erano mancanti dei polpacci, parevano bastoni ricoperti di cuoio.

Il suo viso rassomigliava più a quello d’una scimmia che a quello di un essere umano. La sua testa era schiacciata, la sua fronte depressa, il naso camuso, le mascelle sporgenti, gli orecchi larghi, gli occhi piccoli che scintillavano stranamente e una bocca così grande che gli fendeva più di mezzo viso.