Pagina:Salgari - I pescatori di trepang.djvu/203


gli alberi sagu 201


— Si ricava molta farina da un albero di questa grossezza?

— Circa trenta toman1 ossia 450 chilogrammi.

— Che paese fortunato, zio!...

— Lo credo, perchè in quattro o cinque giorni di lavoro, una persona può assicurarsi il pane per dodici mesi.

— Ma come si prepara questa farina?

— Ora lo vedrai. Al lavoro, mio vecchio Horn.

Il marinaio non aveva perduto il suo tempo. Recise le grandi foglie, percuoteva a gran colpi di scure il tronco atterrato, tagliandolo in pezzi lunghi sessanta o settanta centimetri, ma aveva molto da faticare, poichè quantunque la corteccia non avesse che uno spessore di tre centimetri, era talmente dura, da fare talvolta rimbalzare il ferro.

I suoi sforzi però trionfarono e il tronco fu finalmente tagliato in otto pezzi.

— La mazza, chiese il marinaio, tergendosi il sudore che gli irrigava la fronte. Bisogna sfondare le radici interne.

Il capitano, che aveva tagliato un grosso e pesante ramo squadrandolo con cura ad una estremità, stava per porgerglielo, quando ad un tratto si udì echeggiare un urlo terribile.

Tutti si volsero e videro il giovane pescatore dibattersi disperatamente fra le spire d’un gigantesco serpente, che si era improvvisamente rizzato in mezzo ad un cespuglio vicino.

— Gran Dio!... esclamò il capitano, mentre tutti indietreggiavano atterriti... Un pitone!



  1. Il toman, peso che è in uso in Malesia; equivale a 15 chilogrammi.