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caccia alle testuggini 185


— Andiamo, amici, prima che giungano i pirati od i loro avversari. Cerchiamo un corso di acqua per dissetarci e delle frutta da porre sotto i denti.

Si ricacciarono nella foresta e si misero in marcia procurando di dirigersi verso l’ovest. Faceva molto oscuro sotto quegli alberi, che erano così fitti da intercettare la luce della luna, ma ben presto i loro occhi si abituarono a quelle tenebre e s’avanzarono con sufficiente rapidità, malgrado le radici immense, le liane e le piante arrampicanti che li costringevano a fare dei lunghi giri.

Le grida dei combattenti s’udivano sempre echeggiare verso il fiume, ma di passo in passo che i naufraghi si allontanavano in quella nuova direzione, diventavano sempre più fioche e meno distinte.

Dopo mezz’ora di marcia non si udivano quasi più, quindi cessarono completamente. Era terminato il combattimento o gli avversari si erano allontanati?... Pel momento i naufraghi non si occuparono di saperlo, poco premendo a loro che avessero avuto la peggio i pirati o gli Alfurassi, avendo da temere da parte di entrambi.

Verso la mezzanotte, dopo d’aver percorso sei o sette chilometri, i naufraghi giungevano sulle sponde di un piccolo corso d’acqua, ingombro di banchi sabbiosi e di piante acquatiche, e le cui sponde erano coperte da una fitta vegetazione.

— Fermiamoci, disse il capitano. Ormai i vincitori non ci raggiungeranno più.

Scesero la riva e si dissetarono, poi si misero in cerca di frutta per calmare gli stiracchiamenti dello stomaco. La cosa non fu difficile, contando la flora papuasiana un numero immenso di piante che dànno frutta squisitissime e che nascono senza bisogno di coltura.

Sulle rive di quel fiume abbondavano i mangostani che producono delle frutta colla polpa bianca, divisa in chicchi, racchiusa in una buccia amara e somigliante a quella di un melogranato. Sono senza dubbio le migliori che esistano, riunendo l’aroma di mille frutta, ed in bocca si fondono come un gelato.

Non mancavano nemmeno i pombo, aranci colossali, grossi come la testa di un fanciullo, prodotti dal citrus