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fra le frecce ed il fuoco | 173 |
dei corpi neri strisciare fra i cespugli e le piante arrampicanti, e tentando d’avvicinarsi alle palizzate di sostegno.
Cornelio mirò il primo e fece fuoco. L’uomo colpito dall’infallibile palla del bravo bersagliere, girò due volte su sè stesso, stramazzò al suolo senza gettare un grido.
Quel colpo maestro sgomentò gli assalitori, poichè si videro tornare rapidamente indietro e nascondersi fra i fitti alberi della foresta.
— Ecco uno che non tornerà più sul mare, disse Wan-Horn. Il confetto è stato un po’ amaro per quel povero diavolo, ma meritato. Ah! Furfanti, ne avrete ben altri, prima di prenderci le armi!
— Sono pronto a ricominciare, disse Cornelio. Un altro che si mostri e lo stendo a terra.
— In guardia! gridò il capitano.
Sette od otto frecce s’alzarono sibilando, ma erano partite troppo lontane e due sole si piantarono nei bambù della piattaforma esterna.
— Grandina! esclamò Cornelio.