Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
162 | capo xvi. |
Alla svolta del fiume era apparsa una piroga montata da parecchi uomini e più oltre si vedeva la prua di un’altra. I naufraghi ne sapevano abbastanza: balzarono in mezzo ai cespugli e si lanciarono sotto la foresta, volgendo le spalle al corso d’acqua.
Quella boscaglia era fitta assai e tanto oscura che a malapena si potevano distinguere i tronchi degli alberi, ma Cornelio, che aveva già scorrazzato per lunghi anni le foreste di Timor, si era messo alla testa del drappello e lo guidava dirigendosi verso l’ovest.
Gli alberi si succedevano agli alberi, alcuni alti, lisci, enormi, che spiegavano i loro rami a sessanta o settanta metri d’altezza, altri più bassi, nodosi, curvati innanzi od indietro ed altri ancora sottili, coperti di foglie gigantesche