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14 capo ii.

pero è immensa, ma non è bastante, poichè il chinese tutto sacrificherebbe per un piatto di trepang, e crederebbe di non offrire un banchetto completo senza questo manicaretto che può ormai chiamarsi nazionale. Gli Europei, quantunque ultimi venuti, non hanno trascurato questa pesca, e come vi sono i pescatori di balene, di capidogli, di foche e di morse, vi sono così pure i pescatori di trepang, i quali, tutti gli anni, nella stagione propizia, salpano dai porti più lontani per recarsi nelle acque dello stretto di Torres o del mar del Corallo o del golfo di Carpentaria, ricavando dei lauti guadagni.

È bensì vero che parecchie navi non tornano più in patria o ritornano cogli equipaggi decimati, ma gli altri pescatori non si spaventano per ciò. Sanno che i selvaggi australiani o papuasi o dell’arcipelago delle Lusiade li attendono, pronti ad approfittare della prima tempesta per recidere le gomene e le catene e mandare le navi a frantumarsi contro quelle pericolose scogliere; sanno pure che se cadono nelle mani di quegli isolani finiscono la loro esistenza sulla punta d’uno spiedo od in un immenso tegame a bollire colla salsa verde, ma ci tornano, perchè i chinesi pagheranno ben cari quei molluschi.

Vedremo in seguito cosa sono questi trepang che l’equipaggio della Hai-Nam si preparava a pescare, malgrado il grido di raccolta degli australiani, che suonava come una funebre minaccia.

Ancorata solidamente la nave, colla prua volta verso l’uscita della baia per essere pronti, in caso di pericolo, ad abbandonare quei paraggi, il capitano Wan-Stael aveva fatto calare in mare una grande scialuppa armata d’una grossa spingarda, e vi era disceso in compagnia del vecchio Wan-Horn, di Hans e di Cornelio.

Curvatosi sul bordo, si era messo a osservare l’acqua con viva attenzione, esplorando il fondo della baia che era perfettamente visibile.

— Sette braccia, diss’egli, con aria soddisfatta. I nostri pescatori non faticheranno troppo.

— Ma dov’è il trepang? chiese Hans.

— Il fondo è tappezzato, rispose il capitano. Non scorgi nulla fra la sabbia e le alghe?

— Mi pare di vedere dei cilindri che si muovono.