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Witt, Pool, Tasman, Dampier, Roggewin, Byron, Wallis, Carteret, Boungainville, Cook, Surville, Lapérouse, Marshall, Gilbert, Baudin, Flinders, Dillon, Dupetit Thouars, ecc., che solcarono l’Oceano Pacifico in tutti i sensi, alla scoperta di nuove isole e d’isolotti senza importanza, o che rilevarono esattamente le coste del continente australiano, quasi tutti trascurarono quella grande isola, ed è molto se si degnarono di toccarla in qualche punto.

Due soli, due esploratori italiani, il Rienzi nel 1826 e ultimamente il De Albertis, s’occuparono della Nuova Guinea, esplorando una parte delle sue coste ed alcuni fiumi, malgrado le ostilità degli abitanti.

Quest’isola però, fu una delle prime scoperte, perchè il portoghese Abron vi approdò fino nel 1511, poi fu visitata da Ortiz de Retz e da Bernardo della Torre nel 1545 e da questi fu chiamata Nuova Guinea per essere direttamente opposta alla Guinea africana secondo alcuni, e secondo altri perchè i suoi abitanti che hanno la pelle nera, somigliavano agli africani; poi dal pirata Dampier nel 1669, che impose il proprio nome ad un gruppo d’isole che si trova sulle coste settentrionali ed a uno stretto, quindi da Boungainville nel 1768, da Cook nel 1770 e da Entrecasteaux nel 1793, ma come si disse, non fecero altro che toccare quelle spiagge.

Gli olandesi però, tentarono di occupare qualche punto. Nel 1822 stabilirono una colonia sulle coste occidentali ma l’abbandonarono dopo sette anni, pure trafficano ancora con quegli isolani, e anche nel 1858 mandarono una spedizione col vapore Etna, occupando alcuni punti.

Comunque sia, quest’isola è la più vasta dell’Oceania, dopo il continente australiano, e la sua superficie si calcola a 38.000 leghe geometriche, con una lunghezza di quattrocento leghe e una massima larghezza di centotrentotto.

Questa grande terra, ha delle vaste baie che potrebbero ricevere comodamente delle intere flotte, quale quella di Geelvinc ad occidente, larga ben settanta leghe e profonda più di sessanta; quella di Macluer che è assai stretta ma che s’interna nella terra per lungo tratto; quella d’Huom sulla costa orientale, quella dell’Astrolabio e di Humboldt al nord, il porto naturale di Dori nella penisola più occi-