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132 capo xiii.


sifondi che cambiano troppo spesso di posto in causa delle correnti; una selva di scogliere madreporiche che gli zoofiti sempre più allargano e che spingono gradatamente a fior d’acqua; un caos d’isolotti e d’isole che intralciano la navigazione non solo ai velieri, ma bensì anche ai piroscafi. Oltre a ciò, gli abitanti di quelle terre godono una fama tristissima e non temono d’assalire le navi che si arenano o che si fracassano su quei banchi e su quelle scogliere e disgraziati i marinai che naufragano vivi!... Uno spiedo o un pentolone li attendono!

Molti sono gli equipaggi che caddero sotto i denti di quegli antropofaghi e si ricordano ancora quelli delle due navi il Chesterfied e l’Hormuzier, che nel 1793 furono divorati dagli isolani di Mua e di Warmwasc.

Quelle isole sono quasi tutte piccole, ma assai popolate. Formano un arcipelago conosciuto sotto il nome di Principe di Galles e le principali terre sono: Mua o Murray che è la più grande, Rennell, Warmwasc, Bristan, Dalrymple, Retam, Cornwallis, Talberet e Delinance.

Gli abitanti, che pare appartengano ad un incrocio di papuasi e di polinesiani, sono in generale di statura alta, ben fatti, colla fronte larga, il naso regolare, la capigliatura cresputa che amano tingersi di rosso, la pelle assai oscura e sono assai bellicosi.

Usano portare al collo delle mezzelune di madreperla a monili di ossa ed agli orecchi scagliette di tartaruga incastrate nei lobi, i quali sono tagliati in due.

Valenti marinai al pari dei papuasi della costa e dei polinesiani, posseggono delle barche lunghe oltre venti piedi, con vele di vimini o di foglie intrecciate, e scorrazzano lo stretto assalendo ora le tribù della costa australiana o quelle della Nuova Guinea, per procurarsi dei prigionieri che poi divorano.

Udendo il capitano a gridare: Lo stretto di Torres!... il vecchio marinaio, Cornelio e Hans erano balzati in piedi.

— Di già! esclamò Cornelio. Abbiamo filato colla rapidità d’un veliero!... Ma dov’è la costa australiana?

— Vedo laggiù, alla nostra destra, una specie di nebbia disse Wan-Stael. Deve essere la Terra di Carpentaria.

— E quei monti che si ergono dinanzi a noi?