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— Sono moltissime le isole costruite da quei meravigliosi zoofiti?
— Si calcola che la superficie di tutte ascenda complessivamente a circa duemilacinquecento leghe quadrate.
— Non sono molte, zio. Io credevo che quasi tutte le isole dell’Oceano Pacifico posassero sui coralli.
— Un tempo lo si credeva, ma oggi si è constatato che gli zoofiti costruttori non possono vivere a soverchia profondità. Si diceva che si radunavano anche in luoghi assai profondi e che là cominciavano le loro costruzioni innalzandosi gradatamente verso la superficie dell’oceano, mentre non possono vivere oltre i dodici od i quindici metri sotto le onde.
— Dunque non è esatto quello che si disse da taluni...
— Vuoi dire?
— Che gli zoofiti, continuando le loro costruzioni, possano un giorno riunire tutte le isole disseminate sull’Oceano Pacifico.
— È una frottola, Cornelio, poichè come ti dissi, gli zoofiti cominciano a costruire sulla cima dei monti o dei vulcani sottomarini.
— Vi sono adunque moltissimi monti e vulcani sottomarini, nell’Oceano Pacifico.
— È vero, Cornelio, ed è per questo che sono numerose le costruzioni corallifere.
— E perchè il Pacifico ha tanti monti sottomarini?
— Unicamente perchè in queste regioni le oscillazioni della crosta terrestre furono meno forti e meno numerose che nelle contrade ove le terre erano più compatte ed estese; quindi non avvennero sollevazioni potenti ed i monti non poterono spingersi fuori dell’acqua.
Infatti, rarissime sono le isole madreporiche sollevatesi nell’Oceano Pacifico e ciò indica la grande quiete ch’ebbe questa parte del nostro globo. Se fossero avvenute, come altrove, dei potenti sollevamenti, oltre all’Australia esisterebbero altri continenti od altre grandi isole.
— Qualche isola fu però sollevata?
— Sì, quella di Tonga-Tabù, per esempio, il cui corallo apparisce ondulato all’altezza di parecchie centinaia di piedi dal livello del mare.