Pagina:Salgari - I pescatori di trepang.djvu/102

100 capo x.


— Povera nave! esclamò il capitano, con voce commossa. E forse... noi ti seguiremo!...

Intanto la scialuppa s’allontanava rapidamente dal luogo del naufragio, sospinta dalle onde che salivano dall’estremità meridionale di quell’ampio golfo.

Wan-Horn si era seduto a timone e Cornelio e Hans, aiutati dal giovane pescatore, avevano rizzato l’alberetto e spiegata la vela con due mani di terzaruoli, per dar maggior stabilità alla fragile imbarcazione.

— Dove ci dirigiamo, signore? chiese il marinaio al capitano.

— Cerchiamo di poggiare verso la costa australiana che è la più vicina. Non oso, con quest’uragano, intraprendere ora la traversata del golfo, nè di spingermi verso le isole Eduard Pellew, Wellesley o Groote. Cercheremo più tardi di raggiungere le spiagge settentrionali della Terra d’Arnheim. Attenti alla vela, ragazzi miei, e te, Horn, bada ai colpi di mare.

— Non lascio la barra, signor Stael.

La situazione dei naufraghi dell’Hai-Nam stava per diventare estremamente pericolosa; si poteva dire che la loro esistenza era appesa ad un semplice filo, il quale poteva da un istante all’altro spezzarsi.