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62 | emilio salgari |
— E vi consiglio a non gettare in acqua nessun zolfanello onde non prendano fuoco. Accendiamo una lanterna e vediamo.
Il signor Bandi prese una lampada di sicurezza Davis, una di quelle che vengono usate nelle miniere, non osando servirsi della torcia che ardeva nel centro del battello, l’accese, poi si curvò sulla corrente proiettando la luce sulle acque.
Tosto apparvero dei grossi filamenti neri e viscidi i quali galleggiavano in gran numero, avvoltolandosi e svolgendosi come serpenti. Un odore acuto, penetrante, s’alzava fra quegli ammassi di materia nauseabonda e glutinosa, irritando i polmoni e le narici dei naviganti.
Il dottore si era alzato bruscamente e con un soffio poderoso aveva spenta la torcia.
— Perchè avete fatto ciò? — chiese padron Vincenzo.
— Un momento forse di ritardo e qui accadeva qualche grave disgrazia — rispose il signor Bandi. — Quest’aria è satura di gaz infiammabile e una scintilla può accenderlo.
— Derivato da dove?
— Dalla sorgente petrolifera.
— Ma io non la vedo ancora.
— La vedremo presto, Vincenzo. L’aria diventa sempre più carica di gaz.
— E la vostra lampada non diverrà pericolosa?
— Non temete: è contro le esplosioni e si può portare impunemente anche nelle miniere invase dal gaz tuonante, ossia dal grisou. Possiamo però passare un brutto quarto d’ora anche senza che questi gaz si accendino.
— Ossia?
— Provare dei sintomi d’avvelenamento.
— Diavolo!...
— È già stato osservato che i gaz sviluppati dai petroli, esercitano sull’organismo umano un’azione assai strana che può paragonarsi a quella di un altro gaz chiamato ossido d’azoto. Si comincia a provare una specie di ebbrezza, poi tutto d’un tratto sopraggiunge il delirio, la vista si offusca e se l’uomo non viene subito portato all’aria libera, se ne va all’altro mondo in pochi minuti.
— Che tocchi anche a noi di dover affrontare un simile pericolo?
— Speriamo di no, Vincenzo. Ad ogni modo tenetevi pronti a fuggire a tutta forza di remi.
Mentre la scialuppa s’avanzava, le emanazioni gazose diventavano più acute. Un odore acre, puzzolente, aveva ormai invaso tutte le vôlte e prendeva alla gola, provocando furiosi colpi di tosse e pizzicava gli occhi. I tre pescatori ed il dottore piangevano abbondantemente, quantunque non ne avessero proprio alcun desiderio.
— Ditemi, signor Bandi, la durerà molto? — chiese padron Vincenzo, dopo un quarto d’ora. — Vi assicuro che non ne posso proprio più.
Il dottore non rispose. Curvo sulla prora guardava i grossi filamenti