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38 | emilio salgari |
— Credevo solamente che lo stupore vi avesse legata la lingua. Non trovate meravigliosa, incredibile quest’opera?
— Non dico il contrario, però questi muggiti, queste tenebre, questo fiume che ci trascina...
— È l’impressione del primo istante, Vincenzo; ben presto passerà.
— E se dovesse durare sempre, dottore? — chiese il pescatore, celiando.
— Vorreste forse ritornare?
— Ah! No, dottore!...
— Allora avanti!... D’altronde questo viaggio non dovrà durare molto. Se la velocità della corrente non scema, noi giungeremo presto alla Spezia. Prima però di cominciare il viaggio, sarei curioso di sapere dove sbocca l’estremità di questo canale e sapere da dove viene questo fiume.
— Volete rimontare la corrente, signore?
— Sì, per sapere in quale punto della laguna veneta finisce.
— Ai remi, giovanotti — comandò padron Vincenzo.
I due pescatori non si fecero ripetere l’ordine e si disposero l’uno a babordo e l’altro a tribordo, remando con delle corte pagaie onde non danneggiare, in qualche modo, i bordi del leggero battello.
«Prima però di allontanarsi, il dottore pregò padron Vincenzo di gettare lo scandaglio e poi di misurare la larghezza della galleria, volendo accertarsi se quel passaggio avrebbe potuto servire anche ad una delle grosse navi moderne.
Lo scandaglio diede una profondità di dodici piedi e la galleria una larghezza di ventiquattro metri.
— Quale importanza strategica potrebbe avere questo canale — disse il dottore, il cui stupore aumentava sempre. — L’Adriatico ed il Tirreno uniti da questo fiume sotterraneo!... Genova e Venezia a così breve distanza l’una dall’altra con Spezia allo sbocco!... Quale mirabile uomo quel capitano!...
— Lo trovate adunque così importante questo canale? — chiese padron Vincenzo, che in fatto di strategia non capiva un’acca.
— Ma pensate quale valore avrebbe nel caso che scoppiasse una guerra contro l’Italia!... La sua armata, per mezzo di questo canale, in ventiquattro ore potrebbe trovarsi improvvisamente o nel Tirreno o nell’Adriatico, pronta a difendere Genova, Spezia, Venezia ed Ancona senz’essere obbligata a fare il giro dell’intera penisola e quello che più importante, senza poter essere in alcun modo veduta e bombardata.
— Potrebbero passare le moderne corazzate?
— E perchè no?... Basterebbe privarle degli alberi, diventati ormai inutili ed abbassare le ciminiere. L’acqua è sufficiente per le grosse navi e anche l’ampiezza del canale è tale da permettere il passaggio a qualsiasi vascello per quanto grosso possa essere.
— E quale credete che sia stato il motivo che spinse il capitano Gottardi a intraprendere una così gigantesca costruzione?