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26 | emilio salgari |
— Appena a bordo, salderete il mio conto. È meglio che io me ne vada, o fra noi la finirebbe male.
Il lupo di mare alzò le spalle e si sedette a poppa, mentre lo slavo, ripresi i remi e voltatogli il dorso, si metteva ad arrancare, spingendo rapidamente innanzi la scialuppa.
Non distavano allora che mezzo miglio dalle prime scogliere del forte di San Felice. Al di là della gettata dell’imboccatura del canale, si vedeva il bragozzo ondeggiare vivamente sotto le ondate che si cacciavano, con una certa violenza, fra le punte dei due lidi di Sottomarina e di Pallestrina.
L’equipaggio aveva già scorta la scialuppa, e salutava il padrone alzando ed ammainando la bandiera che aveva spiegata sulla cima dell’albero maestro.
Lo slavo raddoppiava gli sforzi per vincere le ondate, le quali, investendo la poppa della scialuppa, la facevano trabbalzare vivamente.
Superata però la punta di Sottomarina, si trovò in bonaccia, sicchè potè in breve giungere sotto la prora del bragozzo. I quattro marinai che si trovavano a bordo, avevano gettata una gomena ed una scala a corda, e padron Vincenzo si era arrampicato lestamente, balzando sopra la murata.
— Ebbene, padrone? — chiesero i marinai.
Invece di rispondere, il lupo di mare comandò:
— Portate sul ponte la cassa di Simone Storvik.
— Padrone! — disse lo slavo, diventando livido.
Il lupo di mare non si degnò nemmeno di guardarlo. Gli volse bruscamente le spalle e scese nella sua piccola cabina di poppa.
Poco dopo ritornava tenendo in mano un pacchetto di biglietti:
— La tua paga — disse, porgendoli allo slavo. — Ed ora... vattene!...
Simone Storvik se li prese, se li mise nella larga fascia, poi scese nella scialuppa dove lo attendevano due marinai colla sua cassa.
Appena giunto sulla scogliera, si prese i suoi effetti e salì fino sulla duna, senza nemmeno salutare i camerati. Giunto però lassù, si volse verso il bragozzo, e tendendo il pugno verso padron Vincenzo, che stava ritto a poppa del piccolo veliero, gli gridò con voce strozzata dal furore:
— Ci rivedremo!...