Pagina:Salgari - I naviganti della Meloria.djvu/25


i naviganti della meloria 23

slavo. Si era alzato, e passeggiava con una certa agitazione attorno al tavolo, mormorando a più riprese:

— Quale fortuna per l’Italia!... Una flotta che in poche ore passa dall’Adriatico al Tirreno e viceversa!... Genova, Spezia, Venezia, quasi unite!... Chi oserebbe più minacciarle?

Ad un tratto si fermò dinanzi al pescatore, e dopo d’averlo guardato fisso per alcuni istanti, gli chiese a bruciapelo:

— Vincenzo, avreste paura a seguirmi nelle viscere della terra?

Il lupo di mare, udendo quelle parole, aveva guardato il dottore con una cert’aria che pareva volesse significare:

— Siete pazzo?

— Rispondetemi — disse il signor Bandi.

— Ma... signore... Cosa sognate di fare?

— Di andar a cercare il canale del capitano della repubblica genovese.

— Ed a quale scopo esporvi a simile pericolo? Pensate, dottore: seppellirsi nelle viscere della terra, fra le tenebre più profonde.

— La cosa mi tenta, Vincenzo; per riuscire nell’impresa, sono pronto a sacrificare la mia possessione del Brenta, che vale un centinaio di mila lire.

— Sprecare una così enorme somma, dottore?

— Cosa importa? Voi adunque non volete persuadervi dell’immenso servigio che noi renderemo alla patria nostra?

— Sì, lo comprendo, signor Bandi, ma centomila lire!... Per Bacco!... È una grossa cifra!...

— Orsù, decidetevi: verreste con me? Vi offro diecimila lire a viaggio terminato, più una nuova rete da pesca che ne costerà altre due o tremila.

— Devo venire solo?

— No, con due dei vostri uomini, ai quali offrirei paga doppia a quella che ora guadagnano, più mille lire di regalo.

— E il mio bragozzo?

— Chi vi impedisce di noleggiarlo per qualche mese?

— Credete adunque di compiere l’esplorazione in così breve tempo?

— Anzi più presto.

— Ebbene, signore — disse padron Vincenzo. — Voi potete fin d’ora contare interamente su di me.

— Posso sperare di avere due dei vostri marinai? — chiese il dottore.

— Anche tutti, se lo vorreste.

— No, due sono sufficienti.

— Quando partiremo?

— Più presto che sarà possibile. Dove avete il vostro bragozzo!

— È ancorato dinanzi al forte San Felice.

— Domani sera io sarò da voi con tutto il necessario per tentare l’impresa.

— Desiderate che metta a vostra disposizione i miei marinai?

— Sì, i due che dovranno accompagnarci.