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176 | emilio salgari |
— Almeno sessanta.
— E non siamo ancora alla fine.
— Cosa volete concludere, dottore?
— Che se noi non avessimo trovato questo passaggio, avremmo dovuto scavare forse cento e più metri di galleria.
— Saremmo prima morti di fame o di sete.
— Non siamo ancora certi di essere sfuggiti al pericolo, Vincenzo.
— Volete spaventarmi, dottore?
— A quale scopo? Dico questo perchè noi non sappiamo ancora dove finirà il passaggio.
— Mille merluzzi!... Non udite l’acqua a gorgogliare dinanzi a noi? Sono le piccole onde prodotte dal flusso e che si rompono dentro la frana.
— La odo, Vincenzo, ma se questo passaggio finisse sott’acqua?
— Non daremo indietro, dottore — rispose padron Vincenzo, risolutamente. — Avanti!...
Il passaggio scendeva rapido, conservando però sempre una larghezza sufficiente e un’altezza superiore ai due metri e mezzo. Non era regolare, anzi tutt’altro; qua e là le due gigantesche rupi che l’avevano formato, impedendo alla frana di occupare anche quello spazio, ora si avvicinavano ed ora si allontanavano, essendo le loro superfici ora irte di sporgenze ed ora ricche di curve rientranti.
Percorsi altri quindici metri padron Vincenzo, che si era messo dinanzi a tutti, s’arrestò bruscamente.
Alla luce della corda incatramata aveva veduto a scintillare una pozza d’acqua.
— Ci siamo — disse.
— Dove? — chiese il dottore.
— La galleria finisce in acqua. Voi avete ragione, signor Bandi.
— Vediamo.
Il dottore si spinse innanzi e constatò che quel passaggio finiva precisamente nelle acque del tunnel.
Si curvò e bagnò un dito portandoselo alle labbra.
— Acqua salata — disse.
— Sarà possibile passare? — chiese padron Vincenzo.
— È quello che non possiamo sapere. Roberto, va’ a prendere il palo.
— Volete misurare la profondità?
— Sì, Vincenzo.
Un istante dopo Roberto tornava col piccolo pennone.
Il dottore lo cacciò in acqua e con sua grande soddisfazione s’accorse che non vi era alcun ostacolo.
— Pare che questo canale si prolunghi anche sott’acqua — disse. — Le due rupi si sono adagiate sul fondo del canale.
— E come faremo a uscire da qui? — chiese padron Vincenzo.
— Non vi è che un mezzo.
— Immergersi e nuotare sott’acqua, è vero?
— Sì, Vincenzo.
— A me, allora.