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i naviganti della meloria | 149 |
— Non ho potuto farne a meno.
— Presto, venite.
— E Roberto?
— È già qui.
Padron Vincenzo, guidato dalla lampada che brillava sulla cima della roccia, nuotava rapidamente, premuroso di allontanarsi da quel luogo e di ritrovarsi fra i compagni. Di tratto in tratto però si volgeva indietro e scrutava ansiosamente le tenebre credendo di veder sorgere sempre la testa del pazzo o di udire le sue mani a fendere le acque. La paura cominciava a prenderlo.
Quando giunse alla roccia era completamente sfinito. Michele e Roberto dovettero scendere fino a lui ed aiutarlo a raggiungere la piattaforma.
— Per centomila merluzzi! — esclamò, lasciandosi cadere al suolo. — Che brutto quarto d’ora! Credevo di non rivedervi più mai dottore.
— L’avete proprio ucciso?
— Gli ho piantato il coltello nel petto. Mi aveva preso pel collo e non voleva più lasciarmi. Mi rincresce averlo ucciso, ma non potevo più risparmiarlo, dottore. Se io avessi esitato un mezzo minuto ancora, non sarei più tornato qui. Dio mi perdonerà!
— Si trattava della vostra salvezza, Vincenzo. Nessuno può rimproverarvi della morte di quel disgraziato.
— Ma dove l’avevi incontrato Roberto? — chiese il lupo di mare.
— Presso la galleria — rispose il giovane pescatore. — Avevo appena lasciato l’ammasso di carbone sulla cui cima avevo cercato un rifugio, quando m’accorsi che qualcuno mi seguiva. Credetti dapprima che fosse Michele, anzi stavo per ritornare al mio rifugio, ma tutto d’un tratto mi sentii afferrare per un braccio e cacciare sott’acqua. Solamente in quel momento m’avvidi d’aver da fare con Simone.
— E come hai fatto a sfuggirlo?
— Nuotando sott’acqua.
— Come si trovava presso la galleria quel maniaco?
— Forse cercava di guadagnare la caverna per ritornare nel canale.
— È probabile — disse padron Vincenzo. — Non vi sarebbe però certamente riuscito poichè la galleria deve essere ostruita.
— V’ingannate, padrone — disse Roberto.
— Che cosa dici?
— Che un passaggio esiste ancora.
— Attraverso la galleria? — chiese il dottore.
— Sì, signor Bandi.
— Come lo sai tu?
— La corrente mi aveva cacciato entro quel passaggio.
— Non rigurgitava l’acqua in quel luogo?
— No signore, scorreva libera.
— Come ritrovare quel canale? — chiese il dottore.