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124 | emilio salgari |
— Siamo amici! — gridò il dottore.
Nemmeno questa volta ottenne risposta.
— Che ci credano dei briganti! — esclamò padron Vincenzo che cominciava a perdere la pazienza. — Non riesco a comprendere questa ostinazione nello sfuggirci. Vivaddio! Noi abbiamo da fare con quel cane di Simone! Ora ne sono convinto.
— Che creda che noi vogliamo ucciderlo? — si chiese il dottore.
Poi alzando la voce, gridò ripetutamente:
— Simone! Simone!
Fu fiato sprecato. Nè la lampada fu riaccesa, nè alcuno rispose.
— Voglio raggiungere quel gaglioffo e torcergli il collo — disse padron Vincenzo. — Forza ragazzi!
— Accendiamo prima le nostre lampade — disse il dottore. — Con questa oscurità e senza aver un punto dinanzi a noi, possiamo urtare contro le pareti del canale.
Mentre i tre pescatori continuavano ad arrancare con furore, accese le due lampade di sicurezza appendendone una a prora e l’altra a poppa, poi riprese il remo per aiutare i suoi compagni.
La scialuppa dei fuggiaschi pareva che fosse scomparsa. Si era fermata in qualche luogo o si era rifugiata entro qualche caverna? Era impossibile saperlo.
I pescatori ed il dottore avevano guadagnati altri trecento metri, quando tutto d’un tratto due spari rimbombarono, destando l’eco della galleria.
Una palla andò a spezzare il remo di Roberto, mentre l’altra passava sibilando sopra la testa del dottore.
Quella scarica era partita così vicina, da credere che gli aggressori si trovassero solamente a cinquanta o sessanta metri dalla scialuppa.
Il dottore ed i tre pescatori erano prontamente balzati in piedi colle rivoltelle in pugno, pronti a rispondere.
— Canaglie! Arrendetevi! — aveva urlato padron Vincenzo.
Nessuno rispose. Gli aggressori, approfittando dell’oscurità si erano forse di già allontanati.
Il dottore staccò una lampada e l’alzò più che potè, proiettando la luce tutto all’intorno, e non distinse nulla.
— Rispondete o faccio fuoco! — urlò padron Vincenzo, con voce minacciosa.
Non ottenendo alcuna risposta, bruciò una dietro l’altra le sue cariche della rivoltella, sparando a casaccio. Probabilmente le palle non colpirono alcuno, poichè nessun grido si udì a echeggiare fra le tenebre.
— Saranno veramente fuggiti — disse il dottore.
— Scendano anche nelle viscere della terra noi li raggiungeremo! — gridò padron Vincenzo, con ira.
— Non commettiamo però imprudenze. Ora che sappiamo che quegli sconosciuti non indietreggiano dinanzi ad un assassinio, cerchiamo di non farci ammazzare come folaghe.