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i naviganti della meloria 119

Il dottore e padron Vincenzo, perlustrati i cumuli di massi senza aver rinvenuto alcun cadavere, si diressero verso la spaccatura e s’arrestarono a pochi passi dall’incendio, cercando di esplorare la parte opposta cogli sguardi, non potendo varcare quella zona di fuoco.

— Scorgete nulla, Vincenzo? — chiese il dottore.

— No, signore — rispose il lupo di mare. — Non vedo che dei massi di carbone.

— Che quegli uomini siano riusciti a salvarsi?

— O che l’esplosione li abbia scaraventati in questo piccolo lago?

— Vorrei averne la certezza.

— Faremo il giro del bacino, dottore. Gli annegati tornano a galla dopo un certo tempo.

— Sonderemo il fondo.

— Ditemi, dottore, non si spegnerà più questo incendio?

— È capace di durare dei secoli.

— Fino alla totale distruzione della miniera?

— Sì, Vincenzo. In Francia ed in Inghilterra vi sono già altre miniere che ardono lentamente da tempi immemorabili.

— Anche oggidì? E perchè non le spengono?

— Lo hanno tentato e non vi sono riusciti.

— Basterebbe privarli dell’aria.

— Lo sanno anche i francesi e gl’inglesi, pure non sono stati capaci di soffocare quei fuochi.

— Sicchè anche fra cento o duecento anni questa miniera si troverà accesa?

— E anche di più, forse. Questo è un vero bacino carbonifero e chissà quale estensione può avere.

— Si potrebbero ricavare dei milioni da questi carboni.

— Ed in buon numero, Vincenzo. Sono di qualità eccellente, grossi e duri, apprezzatissimi per la fabbricazione del gaz e del coke.

— Quante ricchezze perdute — mormorò malinconicamente il bravo pescatore.

— Perdute no, Vincenzo. Chi impedirebbe di lavorare questo bacino, attaccandolo dall’alto? Verrà il giorno in cui qualcuno scoprirà questo ricco giacimento, poichè io credo che questi strati si spingano fino alla superficie del suolo.

— E sarebbe una vera fortuna pel nostro paese, che è così scarso di carboni.

— E chi vi dice che in Italia non vi siano miniere? Nei tempi antichi, la Liguria forniva carbon fossile ai Greci, ed in molte delle nostre regioni si sono trovati dei filoni, ma nessuno s’è mai preso la briga di lavorarli. Petroli e carbone non ne mancano nel nostro paese, e se gli italiani volessero, potrebbero in parte fare a meno della Russia, dell’America e dell’Inghilterra, invece da noi si preferisce tenere i capitali alla banca: ecco il nostro male.

— È vero, dottore. Ditemi, a quanto può ammontare la produzione delle miniere ora lavorate?