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i naviganti della meloria 111

— È vero, dottore — rispondeva padron Vincenzo. — Vi è però una cosa che mi sorprende.

— E quale?

— Perchè il capitano Gottardi ha preferito scavare un canale sotterraneo, anzichè aprirlo sopra? Mi sembra che la cosa potesse riuscire più facile.

— Forse v’ingannate, padron Vincenzo.

— E per quale motivo?

— Innanzi a tutto il capitano Gottardi mirava a sorprendere la Regina dell’Adriatico, ciò che non avrebbe certamente potuto fare aprendo un canale visibile a tutti.

— Questo è vero.

— Poi credete che non avrebbe trovato dei grandi ostacoli? Quanti uomini e quali enormi somme avrebbe costato il taglio degli Appennini? Da Spezia a Sassuolo il terreno è quasi tutto montagnoso.

— Ne convengo, dottore.

— E poi un canale sotterraneo ha il vantaggio di non poter venire ostruito senza affrontare immense difficoltà.

— Mentre se fosse stato scavato sopra suolo, con poche torpedini sarebbe stato facilmente chiuso alle navi — disse padron Vincenzo.

— Precisamente, amico mio. Il nemico che potesse impadronirsi d’un punto qualunque del canale, non si troverebbe imbarazzato a renderlo inadatto alla navigazione. Basterebbero anche poche mine per rovinarlo.

— Ah! Dottore! Noi ci siamo dimenticati una cosa — disse Michele, che ascoltava attentamente i loro discorsi.

— Cosa vuoi dire?

— Che non abbiamo ancora dato un nome a questo canale.

— Per Bacco!... Hai ragione, Michele — disse padron Vincenzo. — Bisogna battezzarlo.

— Gli daremo un nome che ricordi qualche vittoria delle squadre navali della repubblica genovese — disse il dottore.

— Quale?

— A voi: canale della Meloria.

— Vada per la Meloria! — dissero i due pescatori.

— Ed a quando il battesimo?

— Alla prima fermata, Vincenzo — rispose il dottore, ridendo, sapendo già dove mirava il bravo lupo di mare. — Ci rimangono ancora due vecchie bottiglie di Valpolicella ed un buon salame all’aglio di Verona.

Ad un tratto lo si vide abbassarsi bruscamente sulla prora, prendere la torcia ed immergerla in acqua.

Una profonda oscurità piombò intorno a loro.

— Spegni la pipa! — gridò a Roberto. — Presto, cacciala in acqua.

— Cosa succede, dottore? — chiesero i pescatori stupiti.

— Il grisou!...

— Il grisou!... Cosa significa ciò? — chiese padron Vincenzo.