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86 | emilio salgari |
costruire la zattera presso la poppa, essendovi colà un piccolo bacino difeso dalle scogliere.
Quando parve a loro che il legname abbattuto fosse sufficiente, il marinaio si calò su di una roccia che la bassa marea aveva lasciata scoperta e cominciò a costruire il galleggiante, servendosi di chiodi strappati dalla coperta e di funi tagliate dai paterazzi e dalle sartie. Un’ora fu sufficiente per terminare il lavoro, dovendo quella zattera servire per un corto tragitto e sorreggere così poche persone.
A mezzodì, dopo una parca colazione, Held, Amely e Dik s’imbarcavano portando con loro le armi, le munizioni ed i viveri. Il siciliano, marinaio più destro di tutti, servendosi d’un rampone, spinse il galleggiante fuori dal bacino, cercando di evitare le scogliere.
Il mare era tranquillo al largo, ma fra quelle rocce e quei bassifondi s’accavallavano delle onde prodotte dalla risacca, le quali si frangevano con muggiti prolungati.
Fortunatamente la spiaggia era vicina, non distando che quattro o cinquecento passi. Puntando sui bassifondi coi ramponi, Held ed il soldato spingevano innanzi la zattera, mentre Amely e Dik si occupavano a tenere raccolte le armi e le provviste, le quali minacciavano di rotolare in acqua in causa dei continui trabalzi.
Tutte quelle scogliere e quei bassifondi erano cosparsi di molluschi della specie degli annaffiatoi, così chiamati perchè le conchiglie di quegli abitanti del mare somigliano in certa guisa allo spillo d’un annaffiatoio da giardiniere. Sono composti di una specie di tubo leggermente conico, chiuso alla sua estremità più ampia da un disco bucherellato e con una piccola fessura nel centro.
Si vedevano però anche numerosi granchi e moltissime ostriche di dimensioni straordinarie, poichè talune avevano perfino un diametro di trenta centimetri.
All’una la zattera, dopo d’aver corso parecchie volte il pericolo di sfasciarsi contro tutte quelle scogliere, si arenava dinanzi alla spiaggia, entro un piccolo seno racchiuso fra altissime rupi, sulle quali nidificavano migliaia di uccelli somiglianti alle rondini. Sopra quelle alture si scorgevano numerosi alberi che avevano delle foglie piumate e di dimensioni gigantesche: formavano il margine della grande foresta veduta da lontano.
Held ed il siciliano si caricarono dei viveri e delle munizioni, Amely e Dik delle armi e s’arrampicarono sulle rocce, mettendo in