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i naufragatori dell'«oregon» | 53 |
Alle dieci però anche il secondo ponte era finito e si poteva ormai dire che la zattera era quasi terminata ed in grado di ricevere i passeggieri.
Ma proprio allora, quasicchè il mare volesse impedire la salvezza di quei disgraziati, aumentava la furia della bufera. Cavalloni enormi si scagliavano con impeto irresistibile sul galleggiante, lo sollevavano come una piuma, lo sbattevano contro la poppa dello steamer facendolo scricchiolare e minacciando di disgiungerlo e di disperderlo.
Gli uomini non potevano resistere che tenendosi aggrappati alla fune con suprema energia.
– Bisogna affrettarsi o la zattera si sfascierà – disse il comandante.
– E la nave galleggia sempre, signore – disse O’Paddy.
– Avrete paura a imbarcarvi?
– No, signore, ma io rimango sul vostro steamer.
– Fate come vi aggrada. Avanti i passeggieri!...
Uomini e donne si erano precipitati confusamente verso poppa, temendo che la nave, la quale già provava scosse tremende, fosse per inabissarsi, ma tutti si erano arrestati vedendo quelle montagne d’acqua irrompere, con mille muggiti, sulla zattera.
– Capitano!... – gridavano. – Laggiù vi è la morte.
– E chi rimane sull'Oregon morrà prima – rispose il comandante. – Avanti le donne, innanzi a tutto.
Un marinaio afferrò una fanciulla ed approfittando del momento in cui un’onda sollevava la zattera fino a quasi a livello del coronamento di poppa, si lasciò cadere giù.
Fu come il segnale d’una fuga precipitosa. Uomini, donne e ragazzi, incoraggiati, si slanciarono alla rinfusa sulla zattera, precipitandosi l’uno addosso all’altro. Le onde li spazzavano via, li travolgevano, li rotolavano, ma non badavano più a nulla. Una voce aveva gridato in mezzo a quella orribile confusione:
– La nave affonda!...
E tutti, vinti dalla paura, si erano precipitati su quel galleggiante che offriva, almeno pel momento, una tavola di salvezza.
Degli uomini, delle donne e dei fanciulli erano stati strappati dalle onde e sbattuti contro la poppa della nave, ma chi si curava di loro in quel supremo momento, fra quel terrore?...