Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
48 | emilio salgari |
cresce di essere stato la causa involontaria di questa collisione, lo lascio immaginare a voi, avendo perduto tutto il mio avere ed il mio intero equipaggio.
– Povero uomo! – mormorò Amely.
– Avete ragione di dirlo, signorina – disse l’irlandese con voce triste. – Io mi chiedo se sono più disgraziato io od il comandante di questo vascello.
– Ma credete che vi sia speranza di salvarci? – chiese Held. – Voi, uomo di mare, potete giudicare la nostra situazione meglio di noi.
O’Paddy lo guardò alcuni istanti senza rispondere colle braccia incrociate, poi disse con voce grave:
– Volete un consiglio?
– Parlate, signore.
– Non abbandonate questa nave.
– Ma non vedete che stanno costruendo una zattera?
– Lasciate che s’imbarchino gli altri.
– Non v’imbarcherete voi?
– Io?... No, signore, rimarrò sull'Oregon.
– Ma lo steamer minaccia di andare a picco.
– C’è del tempo: gli scompartimenti stagni non cederanno così presto. Vedete laggiù quella nuvola nera che si alza col levar del sole!... Indica che fra poche ore il vento soffierà di là.
– E che importa a noi del vento?
– Eh!... mio caro signore, quel vento sarà la nostra salvezza, poichè spingerà l’Oregon sulle coste del Borneo. Io conosco questo mare come le mie tasche, avendolo navigato per vent’anni.
– Ma la zattera?...
– Si sfascerà ben presto. Queste onde impediranno all’equipaggio di saldarla per bene e voi la vedrete sciogliersi. Volete imbarcarvi? Fatelo; ma badate a me, rimanete su questa nave come ci rimango io.
– E se invece la nave si capovolgesse?... Io non voglio che questi fanciulli periscano.
– Non affonderà, ve lo ripeto. Credete ad un uomo di mare, che ha salvato la propria pelle in sette naufragi.
– Amely – disse Held a voce bassa, rivolgendosi verso la giovinetta – hai fiducia in quest’uomo?...
– È un uomo di mare, signor Held – rispose ella.