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32 emilio salgari


Tutto il suo costume consisteva in un sottanino di percallo rosso ed in una fascia fra le cui pieghe uscivano due kriss, specie di pugnali lunghi trenta centimetri, colla lama serpeggiante e colla punta forse avvelenata col mortale succo dell’upas.

Gli altri sei invece erano di statura alta, ma poco sviluppata nei contorni. Avevano la carnigione rossastra, le ossa delle gote assai sporgenti, il viso romboidale, il naso prominente, gli occhi alquanto obliqui.

Anche loro non indossavano che un semplice sottanino, ma invece dei kriss portavano, fra le pieghe della cintura, dei parangs, specie di sciabole la cui punta termina a doccia e così larghe e pesanti, che basta un sol colpo per decapitare un uomo.

Erano tutti mindanesi, isolani che abitano una vasta terra situata al sud delle Filippine, individui pericolosi, poichè, malgrado l’assidua sorveglianza degli incrociatori spagnuoli, esercitano la pirateria anche oggidì.

O’Paddy attese che l’equipaggio dello steamer s’allontanasse e che i magazzini, essendo già sera, fossero chiusi, poi condusse il suo drappello sul molo.

Wan-Baer lo attendeva, passeggiando nervosamente sulla sponda.

– Siamo pronti, signore – disse l’irlandese. – Il mio equipaggio attende i vostri ordini.

– La macchina è sotto pressione – rispose l’armatore.

– Le vostre ultime istruzioni?

– Investire l’Oregon a tutto vapore, onde vada a picco tanto rapidamente da impedire ai viaggiatori di occuparsi del loro bagaglio.

– Di notte?

– Sì, signor O’Paddy. Spaventati dall’urto, dalle grida dell’equipaggio e dall’irrompere delle acque, i miei cugini penseranno a salvare la loro vita senza occuparsi dei documenti, che affonderanno colla nave.

– Ma correranno anche il pericolo di annegarsi, signor Wan-Baer.

– Bah! L’Oregon non affonderà di colpo e potranno salvarsi sulle scialuppe.

– E poi?

– Poi vi presenterete come un protettore, assumerete il comando della scialuppa da loro montata e li condurrete al Borneo. Poi pen-