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24 | emilio salgari |
– Fulmini di Giove!...
– Lasciate andare i vostri fulmini e seguitemi. Comincia lo sbarco dei passeggieri.
L’Oregon si era di già ormeggiato dinanzi al molo ed i passeggieri si affollavano sul pontile. Vi erano europei che ritornavano dalla China, per lo più olandesi, inglesi e spagnuoli e numerosi figli del Celeste impero indossanti i loro bizzarri costumi a colori smaglianti e adorni d’arabeschi curiosissimi, di lune sorridenti e di draghi rampanti e colle teste coperte da grandi cappelli conici di feltro o di fibre di rotang. Si urtavano, si spingevano, vociando, strillando, mentre l’equipaggio s’affannava a far calare nelle scialuppe enormi sacchi da viaggio.
Tutto intorno al vascello si erano già radunate numerose imbarcazioni montate da tagali, i quali urlavano a pieni polmoni, disputandosi i passeggieri che dovevano attraversare il fiume per discendere a Bidondo.
Strani individui, quei tagali, che sono i veri indigeni delle Filippine, coi loro volti angolosi e giallastri, i loro occhi piccoli ma vivaci, colle loro camicie variopinte, ma che lasciano cadere fuori dai calzoni. Brave persone del resto, operose, disinvolte, industriose, robuste e coraggiose, ma un po’ vanitose e dissipatrici.
V’erano fra di loro anche delle donne che guidavano dei battelli con rara maestria, vivaci, amabili e graziose, colle loro sottanine a righe, di colori smaglianti, le loro camiciuole diafane e ricamate e le loro scarpine di velluto, di fabbrica chinese, adorne di fregi d’oro e d’argento.
Wan-Baer osservava con profonda attenzione e con viva impazienza i passeggieri che continuavano a discendere, affollandosi sul molo per attendere i loro sacchi da viaggio. Ad un tratto fece un gesto di collera ed emise una sorda esclamazione.
– Lui!...
– Cosa avete, signor Wan-Baer? – chiese O’Paddy.
– Guardate!... Scendono ora!...
L’irlandese alzò il capo. Tre persone, le ultime, stavano lasciando la tolda della nave: un uomo, una ragazza e un giovanetto.
Il primo era un individuo di circa quarant’anni, di statura piuttosto alta, colle spalle larghe, il petto ampio, indossante un vestito di tela bianca e col capo difeso da un grande cappello di paglia in forma