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158 emilio salgari


– O dei Biagiassi?... – rispose questi. – Gli uni non sono migliori degli altri e vi raccomando di non fare uso delle armi se non ci assalgono. Nascondiamoci in mezzo a queste macchie di bambù e lasciamoli passare, se vengono da queste parti.

S’affrettarono a nascondersi fra le canne giganti, dopo d’aver fatto scomparire, con grande cura, le tracce della loro fermata.

Le grida andavano avvicinandosi rapidamente, come se quegli uomini corressero attraverso la grande foresta. Di tratto in tratto si udivano a urlare:

Batang’orang!... Batang’orang!...

– Sono Dayaki!... – esclamò O’Paddy, con accento furioso. – Che il diavolo se li porti via quei tagliatori di teste.

– Come lo sapete? – chiese Held.

– Conosco un po’ la loro lingua.

– Cosa significa questo batang-orang?

– Schiavo.

– Che inseguano qualche schiavo?

– Tacete!... Udite!...

Amok!... Amok!... – urlavano allora quelle voci, che erano già assai vicine.

– Comprendo – disse O’Paddy. – Inseguono uno schiavo che si è ubbriacato d’oppio per compiere qualche vendetta.

– Eccoli!... – esclamò il soldato. – Tuoni!... Cosa succede?...

Un uomo era uscito dalla foresta e s’era slanciato attraverso alla radura che si estendeva dinanzi al macchione di bambù.

Era un individuo di statura alta, svelto, colla pelle foschissima, i lineamenti fini, regolari, rassomiglianti a quelli degli indù, e coperto da un sottanino semistracciato. Aveva i capelli in disordine, gli occhi strambuzzati, i lineamenti sconvolti, la bocca coperta da una spuma sanguigna e nella destra stringeva una di quelle pesanti sciabole intarsiate con pezzi d’ottone, strette alla base, larghe ed in forma di doccia verso la punta e col manico di corno fantasticamente intagliato, chiamate dai dayaki parangs-ilang.

Con quell’arma doveva aver ucciso qualcuno, poichè l’acciaio era lordo di sangue.

Quasi subito comparvero dieci o dodici uomini, ma erano di diversa statura e di diverso colore. Erano veri Dayaki, gli uomini più belli della razza indo-malese, bene conformati, di statura alta e