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116 | emilio salgari |
– No, Amely, ma amano l’acqua e le piante acquatiche, le cui radici costituiscono il loro principale alimento.
– Si trovano solamente qui, quegli animali?
– Ve ne sono anche a Sumatra e nell’America del Sud, ma questi ultimi non portano la fascia bianca e sono anche più grandi. Gli uni però non valgono più degli altri e si cacciano solo per avere la pelle, la quale, essendo molto resistente, dagli indiani viene impiegata nella fabbricazione degli scudi e dagli europei pei mantici delle carrozze. In marcia, amici miei: siamo ancora troppo vicini alla costa.
– E cerchiamo dell’acqua, signor Held – disse Lando. – Il succo dell’arenga era delizioso, ma non mi ha interamente dissetato.
– Ne troveremo, giovanotto. Conosco certe piante che hanno dei veri serbatoi.
– Ancora delle piante?
– Sì, i nepenthes: avanti!...
Si rimisero animosamente in marcia attraverso all’infinita foresta, la quale ora diventava così fitta da rendere il passaggio assai malagevole ed ora si diradava permettendo al sole di giungere fino a terra.
Alcune scimmie scherzavano sulle cime più alte degli alberi, saccheggiando le frutta più deliziose. Erano per lo più le cosidette nasi-lunghi (nasalis larvatus), specie grossa che s’incontra solamente nel Borneo, dalla fisionomia ridicola, col naso lungo, grosso, a punta rigonfia e rossa, come quello dei discepoli di Bacco, ed il pelame oscuro. Le femmine però hanno il naso più corto.
Vedendo passare i viaggiatori, facevano smorfie ridicole e scagliavano dietro a loro frutta e rami d’albero ridendo poi a crepapelle.
Dik avrebbe voluto spaventarle con un colpo di fucile, ma Held non acconsentiva, temendo sempre di attirare l’attenzione dei pirati, i quali forse stavano allora cercandoli.
Si vedevano pure di quelle scimmie chiamate dai malesi bigit (semnopithecus maurus), assai agili, col mantello nero, la coda assai lunga, e dei macachi, scimmie arditissime, insolenti, col muso rigonfio, le orecchie piccole, il pelame oscuro, gli occhi vivaci ed intelligenti.
– Ecco delle scimmie che ho vedute anche in India – disse il siciliano – ed a migliaia.