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82 | capitolo undecimo |
tempo, poi nuova torrefazione a lento fuoco che si ripete varie volte, quindi si fa la scelta.
— E perchè? — chiese il cosacco?
— Non tutte le foglie sono uguali, quindi si creano vari tipi di the che sono più o meno pregiati. Il verde, che ha invece una tinta un po’ azzurrognola è il migliore e si profuma con fiori d’arancio, con mo-lì che sono una specie di gelsomini, con rose di tsing-moi e con kwei-hoa che assomigliano alle nostre gardenie.
Questo the si chiama shang-hiang ed è il più pregiato. Vi sono poi altre specie: il the nero di Bohea, il pekoe ossia dei capelli bianchi perchè le sue foglie hanno una leggiera peluria; il kiai-shan, e l'yang-lin-tung, poi il ma-chu o perla di canape e finalmente il tha-chia o fiore di perla.
— Io ho udito vantare una qualità che non avete nominato, — disse il capitano.
— Il the polvere da cannone, è vero?
— Sì, signor Fedoro.
— Che strano titolo, — disse Rokoff. — Forse che somiglia alla polvere?
— È uno dei migliori e la sua preparazione è lunga e non facile, — disse Fedoro. — Per ottenerlo bisogna prima far seccare del the nero, poi arrotolarlo colle mani e coi piedi, quindi torrefarlo in un piatto esposto ad un fuoco vivo di carbone di legna. Ciò fatto, si stende su bacili di bambù e lo si pulisce del tritume e delle code, quindi si chiude in sacchetti di tela che vengono calpestati e rotolati in tutti i sensi e per parecchie ore, da vigorosi facchini. Ridotto in granelli, si passa in setacci di varie grossezze, quindi subisce un’ultima torrefazione.
— Con tuttociò noi non avremo il piacere di bere nè una tazza di polvere di cannone, nè di the comune, — disse il capitano. — Bah! Andremo a chiederne ai nomadi del deserto. —
Stava per tornare allo Sparviero, quando verso il margine della foresta si udirono dei canti monotoni.
— To! — esclamò il capitano, arrestandosi. — Vi sono degli abitanti qui?
— Ecco una bella occasione per rinnovare la vostra provvista di the, — disse Rokoff.
— Quale accoglienza ci faranno? Voi che siete ancora vestiti da cinesi non avrete nulla da temere, ma io?
— Ci armeremo ed in caso di pericolo ci ripiegheremo sullo Sparviero e riprenderemo il volo.