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i prodigi dell’aria liquida | 69 |
di altri trecento metri onde poter dominare tutta intera la collina, ridiscese imboccando una stretta valletta che s’inoltrava fra profondi burroni, e si arrestò al disopra d’un vasto spiazzo dove si vedevano delle superbe costruzioni.
Era il parco sepolcrale dei Ming, uno dei più splendidi che si vedono nel circondario di Pekino.
Esso si trova a circa quaranta chilometri dalla capitale, in un luogo solitario della catena dei Tiencia, fra gruppi di pini che formano dei bellissimi viali ombrosi e di querce grossissime.
Vi si penetra per un immenso porticato di marmo bianco, il quale mette in un viale abbellito da statue che rappresentano dei mandarini, dei sacerdoti e dei guerrieri, elefanti, cammelli, leoni, cavalli e liocorni mostruosi, alcuni in piedi ed altri inginocchiati e alti due, tre e perfino quattro metri.
Vi sono monumenti bellissimi, fra i quali spicca il tempio dei sacrifici sostenuto da sessanta colonne di lauro alte ognuna tredici metri, con una circonferenza di tre.
Lo Sparviero descrisse parecchi giri al disopra del parco, poi deviando bruscamente prese la corsa verso il nord-ovest, attraverso le montagne dei Tiencia.
Dove andava? Rokoff e Fedoro avrebbero desiderato saperlo, ma non osarono chiederlo.
Il capitano, d’altronde non pareva disposto a soddisfare la loro curiosità, perchè li aveva bruscamente lasciati dirigendosi verso poppa, dove si trovava il macchinista.
Si sedette dietro la ruota e dopo aver scambiato alcune parole col suo compagno, si era messo a osservare il paese circostante, senza più occuparsi dei suoi ospiti.
— Ebbene, Fedoro, che cosa ne dici di tutto ciò? — chiese Rokoff. — A me pare di essermi risvegliato in questo momento e d’aver sognato.
— Anch’io mi domando ancora se sono vivo o morto, — rispose il russo. — Vi sono certi momenti in cui dubito di non essere stato ammazzato. Se non avessi veduto coi miei occhi Pekino, mi crederei in un nuovo mondo.
— Infatti, l’avventura è strana, Fedoro, tale da far impazzire. Trovarci dinanzi alla morte e risvegliarci in aria in viaggio per l’Europa! Quando noi lo racconteremo ai nostri amici, non ne troveremo uno che ci crederà.
— Mostreremo loro lo Sparviero.
— Se ci porterà fino a Odessa. Il capitano ha detto che